Pensioni anticipate contributive 2024, l’importo spettante alle donne con figli sarà maggiorato rispetto a quello conseguibile senza figli. È quanto si può desumere dalle indicazioni dell’Inps che è intervenuto poche ore fa con la circolare numero 46 del 2024 con la quale fissa le condizioni di disciplina della pensione di vecchiaia e anticipata di cui all’articolo 24 del decreto legge numero 201 del 6 dicembre 2011, convertivo nella legge numero 214 del 22 dicembre 2021 (riforma Fornero).

Sotto attenzione è la formula di pensione anticipata dei lavoratori del sistema contributivo puro, ovvero di coloro che non hanno contributi versati entro la data del 31 dicembre 1995. Alcune novità riguardano anche il requisito, modificato dalla legge di Bilancio 2024, del tetto lordo di pensione da maturare che, dal 1° gennaio 2024, deve essere del triplo rispetto alla pensione sociale. A tal proposito, l’Istituto di previdenza comunica l’importo lordo aggiornato al 2024 che bisogna maturare di pensione.

Pensioni anticipate contributive donne 2024, requisiti di uscita agevolati in caso di figli

Novità sulle pensioni anticipate del sistema previdenziale contributivo puro, ovvero dei lavoratori che abbiano iniziato a lavorare (e a versare contributi) in data successiva al 31 dicembre 1995. Il sistema di calcolo della pensione rispolvera un vecchio incentivo della riforma previdenziale di Dini del 1995, assegnando maggiorazioni alle lavoratrici con figli.

Tanto è vero che l’importo della pensione delle lavoratrici madri in uscita con la pensione anticipata contributiva, a parità di montante contributivo accumulato durante la carriera lavorativa, risulta più elevato per le lavoratrici madri rispetto a quelle senza figli.

Il meccanismo di uscita anticipata è quello della pensione a 64 anni di età, unitamente ad almeno 20 anni di contributi versati e a un assegno di pensione maturato che sia di almeno il triplo rispetto alla pensione sociale.

Pensioni anticipate contributive donne, qual è l’importo della pensione da raggiungere nel 2024?

Una prima differenziazione tra le lavoratrici con figli e le lavoratrici senza figli è stata introdotta dalla legge di Bilancio di quest’anno. Infatti, il requisito delle tre volte l’importo della pensione sociale per accedere a questo canale di uscita anticipata, è ridotto per le lavoratrici madri di un figlio a 2,8 volte e a 2,6 volte nel caso di almeno due figli.

Con la comunicazione l’Istituto di previdenza aggiorna dunque il valore corrispondente della pensione di tre volte la pensione sociale. Per il 2024 tale valore corrisponde a 1.603,23 euro (con pensione sociale fissata a 534,41 euro).

Nel caso della lavoratrice con un figlio, l’importo di pensione da maturare con i contributi versati deve essere di almeno 1.496,25 euro (2,8 volte la pensione sociale), mentre per le donne con almeno due figli l’importo minimo della pensione maturata deve essere di almeno 1.386,47 euro (2,6 volte la pensione sociale).

Esempio di pensione anticipata maggiorata la lavoratrice con figli rispetto a quella senza figli

C’è tuttavia un altro bonus che aumenta l’importo della pensione anticipata delle lavoratrici con figli rispetto a quelle senza figli. Si tratta di una maggiorazione prevista dalla riforma delle pensioni di Dini del 1995 che assegnava un punteggio maggiore di coefficiente di trasformazione contributiva alle madri di uno o più figli.

La maggiorazione della tabella dei coefficiente spettante all’età di pensionamento è di un anno per le madri di uno o due figli e di due anni per tre o più figli. Ciò significa che la donna con figli che esce a 64 anni prende il coefficiente per il calcolo della pensione dell’età di 65 o 66 anni, più vantaggiosi.

Si faccia l’esempio di una donna che vada in pensione anticipata contributiva a 64 anni: l’aver avuto uno o due figli comporterà il calcolo della futura pensione con il coefficiente dei 65 anni anziché con quello di 64 anni, con un vantaggio di importo perché l’indice è più alto. Analogamente, alla donna che ha avuto tre figli, si applica il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età di uscita di 66 anni, di certo più elevato di quello corrispondente a 64 anni, indice applicato alle donne senza figli.