Anche nel 2024 si può accedere al bonus Tari, un sostegno economico dedicato alle famiglie in difficoltà finanziarie, che consente una riduzione delle spese legate alla gestione dei rifiuti.
A differenza di altre agevolazioni che richiedono una specifica domanda, il bonus Tari viene erogato automaticamente alle famiglie che soddisfano determinati criteri legati alle fasce di reddito. Questa modalità di erogazione è simile a quella del bonus idrico e di quelli applicati alle bollette della luce e del gas.
Le famiglie interessate devono solo assicurarsi di avere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) aggiornato, poiché questo costituisce il parametro reddituale che attiva l’agevolazione.
Quale ISEE per il bonus Tari?
Per beneficiare del bonus Tari, è necessario che i richiedenti soddisfino i seguenti requisiti:
- Appartenere a un nucleo familiare con un Isee inferiore a 8.265 euro.
- Nel caso di famiglie numerose, il limite economico è elevato a 20.000 euro.
Va sottolineato che, trattandosi di un tributo locale, l’applicazione e la gestione dello sconto Tari sono decisioni autonomamente prese dai singoli comuni. Questi definiscono le tariffe e le possibili ipotesi di sconto. In alcuni casi, gli sconti possono essere significativi, addirittura portando all’esenzione totale del pagamento. Altri comuni, invece, potrebbero adottare sconti meno sostanziosi. Per conoscere la politica del proprio comune, è necessario consultare il portale istituzionale.
TARI, pagamento a rate
I contribuenti non solo hanno la possibilità di beneficiare del bonus Tari per ridurre l’importo della tassa, ma possono anche optare per il pagamento rateizzato della stessa. Pur con un importo minimo di 100 euro, è consentito diluire il pagamento in rate, a condizione che si soddisfino specifici requisiti stabiliti dalla normativa. Tra questi requisiti figura anche il beneficio del bonus sociale sulle bollette di acqua, luce e gas.
Il pagamento rateizzato della Tari è disponibile per coloro che si trovano in particolari condizioni economiche, le cui regole sono stabilite direttamente dal Comune di residenza. Questa agevolazione è accessibile anche quando l’importo da saldare supera del 30% il valore medio degli anni precedenti.
È importante sottolineare che i singoli comuni hanno il potere di estendere la possibilità della rateizzazione a tutti i contribuenti, al di là delle circostanze economiche specifiche.