A soli 4 mesi dalle elezioni in Olanda, il vincitore di estrema destra islamofoba, Geert Wilders non diventerà primo ministro. Lo ha annunciato egli stesso con un post su X, dove ammette la “mancanza di sostegno dagli altri partiti“.
Olanda, Wilders non sarà primo ministro
Con un annuncio tramite un post su X, il leader dell’estrema destra islamofoba, Partito per la Libertà, olandese Geert Wilders ha scioccato tutti i suoi elettori. Infatti, a soli 4 mesi dalle elezioni generali in Olanda, il politico non è riuscito a ottenere il sostegno necessario per formare la coalizione di governo.
Posso diventare primo ministro solo se tutti i partiti della coalizione mi sostengono. Non è stato così
Così ha esordito nel suo post, spiegando che la mancanza di sostegno da parte dei partiti politici ha impedito di creare una maggioranza. Dopo la schiacciante vittoria di novembre alle elezioni, con l’ottenimento di ben 35 seggi e il 26% dei voti, ora il quasi primo ministro è costretto a fare un passo indietro.
In questi mesi, il leader di Partito per la Libertà ha cercato di formare la maggioranza di governo dapprima con il partito liberale PVV, poi con il partito agricolo BBB e, infine, il centrista Nuovo Contratto Sociale (NSC).
Nonostante i continui colloqui, però, non c’è stato nulla da fare, ma i media dei Paesi Bassi hanno dichiarato che i “buoni e intensi” dialoghi potrebbero portare alla formazione di un governo. La conferma, però, è prevista solamente per domani, giovedì 14 marzo, dopo che il supervisore dei negoziati consegnerà il rapporto-chiave.
L’ipotesi, comunque, è possa formarsi un governo di tecnocrati. Dal canto suo, Geert Wilders ha detto che:
Vorrei un governo di destra. Meno asilo e immigrazione. Prima gli olandesi. L’amore per il mio Paese e per i miei elettori è grande e più importante della mia posizione