Azione, adrenalina, alta tensione e anche scene intense per quello che è stato uno dei film più pubblicizzati e commentati dal pubblico nel 2016: “Sucide Squad”, la pellicola ispirata al gruppo di supercattivi dei fumetti DC Comics che ancora ci fa ricordare i personaggi di Margot Robbie, Jared Leto e Will Smith. Quanti non hanno in mente i numerosi cosplay basati su queste iconiche personalità nel corso di quell’anno? Esploriamo come finisce il film e il significato di alcune scene verso i titoli di coda.
Come finisce “Suicide squad”?
Arrivano i momenti clou del film con Amanda Waller presa da Incubus e poi trasferita da Incantatrice. Alla fine i supercattivi si decidono a sconfiggere la minaccia e capiscono di voler dimostrare di essere degli eroi.
Toccherà a El Diablo sacrificarsi per poter sconfiggere Incubus. Gli altri membri della squadra, invece, combatteranno Incantatrice.
Entra in azione poi Harley Quinn che riesce a ferirla gravemente, mentre poi Deadshot e Killer Croc distruggeranno l’arma letale che avrebbe annientato il mondo intero.
Per quanto riguarda il leader Rick Flag, riuscirà ad annientare Incantatrice e le stritolerà addirittura il cuore.
Un finale lieto, si direbbe, per Flag che si riavvicina a June Moon, mentre Deadshot riesce a far visita alla figlia prima di dover tornare nella sua prigione.
Suicide Squad, il significato del finale
Il finale di “Suicide Squad” non è fatto solo di semplici vittorie. È, piuttosto un’opportunità per i protagonisti di redimersi e dimostrare che, nonostante le loro origini, l’immagine criminale, sono capaci di azioni eroiche e altruiste.
Il sacrificio di El Diablo per salvare gli altri membri della sua squadra è solo un esempio, sia della redenzione, sia del senso del dovere dei personaggi, che nel film affrontano i loro difetti e le le loro paure.
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