Quali sono i buoni consigli per scegliere il Fondo comune di investimento? Scopriamo quali sono i migliori trucchetti per valutare un Fondo comune di investimento.

I Fondi comuni di investimento sono dei wallet o dei borsellini, che vengono gestiti dalle Sgr, che consentono di investire i risparmi raccolti dai risparmiatori in asset differenti (azioni, bond, ETF, etc.). Per investire sui Fondi comuni di investimento non è necessario avere grandi capitali in quanto si tratta di strumenti di investimento adatti ai piccoli risparmiatori. Per detenere una quota dei fondi comuni di investimento, è possibile avere qualche centinaio di euro per poter investire su questi strumenti.

Scopriamo quali sono i buoni consigli ed i buoni trucchetti per scegliere il Fondo comune di investimento.

Fondo comune di investimento: i buoni consigli per sceglierlo

Uno degli strumenti di gestione del risparmio su cui investire è il Fondo comune di investimento, ovvero un “salvadanaio” su cui investire e frazionare il rischio. I soldi risparmiati dai piccoli risparmiatori vengono investiti sui fondi comuni di investimento, che sono affidati ad un broker che si occupa della gestione. Scopriamo quali sono i buoni consigli ed i trucchetti per scegliere un fondo comune di investimento.

Definizione degli obiettivi temporali

Un primo trucchetto per scegliere un fondo comune di investimento è quello di definire degli obiettivi temporali. La strategia di investimento cambia se si decide di investire nel breve/medio periodo o nel medio/lungo termine. Il tutto dipende da quanta liquidità si vuole impiegare in una soluzione di investimento. Nel caso in cui si volesse acquistare un bene immobiliare, sarebbe meglio evitare gli investimenti a lungo termine.

Analizzare la propensione al rischio

I migliori fondi sono quelli che offrono rendimenti buoni, ma hanno un rischio basso. È importante comprendere quanto si è disposti a rischiare: per stare tranquilli è bene cercare fondi comuni di investimento che offrano guadagni contenuti.

Valutare il portafoglio dinamico solo se si vuole investire nel medio-lungo termine

Altra possibilità che gli investitori possono valutare è quella di investire sui fondi comuni di investimento “dinamici”, che sono considerati assai più volatili e più rischiosi. Tali portafogli possono registrare forti guadagni, ma anche forti perdite, per questo è importante implementare una strategia di investimento nel medio-lungo termine. Nel caso in cui si volesse investire nel breve/medio termine sarebbe più opportuno investire sui fondi “statici”, che offrono maggiori garanzie rispetto a quelli dinamici.

Occhio alle commissioni richieste per gestire il fondo

Altra buona strategia è quella di prestare massima attenzione alle commissioni richieste per gestire il fondo comune di investimento. Le commissioni che vengono richieste dall’intermediario si sommano alle perdite, nel caso in cui si voglia investire nel breve periodo. La migliore strategia è quella di investire in fondi comuni con il rapporto di spesa più esiguo possibile. Per compensare le commissioni è ideale prendere in considerazione un periodo di investimento pari a 5 anni.

Occhio alla reputazione del gestore

Prima di sottoscrivere un determinato contratto, è bene acquisire maggiori informazioni sulla reputazione del gestore del fondo. Sul web è possibile reperire i feedback e le recensioni lasciate dai clienti. Molti gestori riportano pochi o nulli feedback, in questo caso il buon consiglio è quello di starne alla larga.

Controllare se i titolari del fondo hanno investito nel fondo

Una buona strategia è quella di verificare se i titolari del fondo comune di investimento abbiano investito nel fondo stesso. Se anche il denaro dei titolari viene investito nel fondo, ciò implica che sarà implementata una strategia di investimento più responsabile.

Diversificare gli investimenti

Una buona regola da seguire è quella di diversificare i propri investimenti. È buon consiglio non investire tutti i soldi in un fondo, ma è meglio detenere più asset in modo tale da diversificare il rischio. Una buona regola da seguire è quella di dividere l’investimento tra differenti comparti e aziende.