Prezzo dell’oro e inflazione: dopo aver toccato il massimo la quotazione del metallo giallo continua ad essere piuttosto elevata. Cosa accadrà nei prossimi mesi?

La scorsa settimana il metallo aurifero ha raggiunto il prezzo massimo negli ultimi 45 anni: il picco registrato è stato pari a 2.195 $. Si tratta di un risultato davvero sorprendete che ha attirato l’attenzione dei risparmiatori e degli investitori. Nel corso delle ultime settimane le quotazioni di tutti i metalli preziosi hanno subito incrementi a causa dell’attesissimo taglio dei tassi di interesse. L’inflazione ha rallentato la sua corsa, ma c’è il rischio che potrebbe riacutizzarsi.

Per questo le banche centrali rinviano l’allentamento monetario ed adottano molta prudenza. Alla luce di questo rinnovato contesto macroeconomico, molti analisti si domandano se il rally dell’oro sarà destinata a continuare o meno. Per fornire una valida risposta è bene analizzare i movimenti del biglietto verde, le prossime mosse decide dalle banche centrali occidentali, i dati sul trend inflazionistico e le tensioni geopolitiche.

Prezzo oro e inflazione: cosa accadrà nei prossimi mesi?

L’oro è considerato un asset rifugio nei periodi di instabilità e di incertezza finanziaria. Nonostante il dollaro americano sia forte e nonostante i tassi di interesse rimangano invariati al 4,5%, il metallo giallo ha registrato un incremento e ha raggiunto il prezzo massimo dal lontano 1979.

Il prezzo dell’oro è aumentato e continuerà a rimanere piuttosto elevato in quanto si è registrata una vera e propria impennata del tasso di disoccupazione, c’è aria di preoccupazioni per un rallentamento economico e le tensioni geopolitiche continuano a perdurare. Per capire se il prezzo dell’oro rimanga piuttosto elevato o scenda sotto i 2mila $ è bene analizzare quali siano i dati sull’occupazione e sul trend inflazionistico. Gli analisti hanno notato che tra i prezzi dell’oro e dell’argento ci sia una correlazione positiva.

Le previsioni sul prezzo dell’oro sono state riviste al rialzo da parte degli analisti ING: la domanda dei beni rifugio continua ad essere sostenuta in un contesto di incertezza e di instabilità geopolitica. Per l’anno 2024 si prevede che le quotazioni del metallo giallo raggiungano oltre i 2.100$ l’oncia.

Prezzo oro e inflazione: cosa accadrà?

Il report sull’Indice dei Prezzi al Consumo svolgerà un ruolo determinante nell’influenzare le attese sul taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali occidentali e darà un nuovo impulso alla quotazione dell’oro. Gli esperti di ING prevedono una media di oltre 2.080 $ l’oncia, presupponendo che la banca centrale americana implementi un allentamento monetario a partire dal mese di giugno e che il biglietto verde si indebolisca.

La risalita del metallo aurifero nei primissimi giorni del corrente mese di marzo trova le sue radici in differenti elementi. Un ruolo determinante è giocato dalle tensioni geopolitiche, che portano i risparmiatori ad investire sui beni rifugio. Ci sono altri fattori determinanti che stanno impattano sulla quotazione del metallo aurifero, tra cui la speculazione.

La quotazione dell’oro cresce in quanto cresce l’aspettativa che ci sarà un allentamento monetario a partire dal mese di giugno. Anche l’incremento delle riserve auree ha un impatto sempre più determinante sul prezzo del metallo giallo. Per l’ottavo mese consecutivo il Word Gold Council ha registrato un incremento delle riserve di oro, dopo aver acquistato il metallo per 39 t. Anche la Russia ha annunciato che acquisterà i lingotti d’oro.

Come le banche centrali influenzano il prezzo dell’oro?

Le politiche implementate dalle banche centrali vanno ad impattare sulle previsioni del prezzo del metallo aurifero. Il taglio o l’incremento dei tassi di interesse può rendere gli investimenti sul metallo giallo più o meno attraenti. L’atteso taglio dei tassi aumenta l’attrattiva del metallo giallo come riserva di valore.

Le decisioni prese dalle banche centrali possono impattare direttamente sulla domanda e sull’offerta. Le politiche di restrizione o di espansione monetaria possono avere un impatto determinante sulla domanda del metallo giallo. L’espansione monetaria tende ad incrementare la domanda del metallo aurifero come copertura contro il trend inflazionistico.