Al via in Senato la discussione sul Decreto Elezioni. Il provvedimento, che avrebbe dovuto semplicemente stabilire la data del voto di giugno, invece è arrivato a Palazzo Madama con un pesantissimo bagaglio di polemiche e veleni soprattutto a causa della questione del terzo mandato per i presidenti di Regione.

Una questione che ha rischiato, in più di un’occasione, di far precipitare il delicato equilibrio tra le forze di maggioranza soprattutto dopo la bocciatura da parte della commissione Affari costituzionali – con il voto contrario di Forza Italia e Fratelli d’Italia – dell’emendamento presentato dalla Lega. Il partito di Salvini, però, sembra intenzionato ad arrendersi e ci riprova ancora, presentando nuovamente l’emendamento per la discussione a Palazzo Madama.

Ma i colpi di mano della Lega non si esauriscono con il terzo mandato, poichè nelle ultime ore ha presentato anche un altro emendamento, volto ad abolire i ballottaggi nei comuni. Un emendamento che naturalmente ha suscitato le proteste delle opposizioni.

Dl Elezioni, emendamento Lega per abolire ballottaggi nei comuni. Boccia (Pd): “Colpo di mano inaccettabile”

E’ in corso in queste ore al Senato la discussione sul Dl Elezioni, con la relazione del presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni. Un dibattito che si preannuncia accesissimo soprattutto alla luce del nuovo emendamento presentato dalla Lega sui ballottaggi nei comuni. In pratica tale emendamento disporrebbe l’abolizione degli “spareggi” per le elezioni comunali quando uno dei candidati raggiunge il 40% delle preferenze, invece della maggioranza assoluta. Una proposta che ha immediatamente suscitato le proteste dell’opposizione, con il Pd che grida al golpe da parte della Lega.

“Per noi questo emendamento è una aberrazione, una provocazione, un colpo di mano inaccettabile. E’ intollerabile che la Lega, per regolare conti interni alla maggioranza, giochi sulle regole della nostra democrazia.”

È la denuncia del presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, che poi aggiunge rivolgendosi a Forza Italia e Fratelli d’Italia:

“Il Dl Elezioni che doveva solo stabilire la data del voto è diventato un golpe al quale ci opporremo. Il partito di Giorgia Meloni e FI cosa ne pensano?”.

Terzo mandato, la Lega ripresenta l’emendamento e il Governo si rimette alla decisione dell’Aula

Sul terzo mandato la Lega non demorde e, dopo la bocciatura in commissione, ripropone all’aula di Palazzo Madama il suo emendamento che punta a cambiare la regola sull’ineleggibilità dei governatori in modo da rendere possibili tre mandati di seguito per i presidenti di Regione.

Sulla questione, il Governo, secondo quanto si apprende, si rimetterà – così come fatto in Commissione – alla decisione dell’Aula del Senato.