Due stagioni della sua carriera fatte con la maglia della Roma sono bastate a Carmine Gautieri per rimanere legato in maniera indissolubile al club, ai tifosi e a tutto l’ambiente. Ala destra offensiva, dotato di tecnica e rapidità, nel corso della sua esperienza è stato utilizzato all’evenienza anche come interno di centrocampo. Arrivato nella Capitale su richiesta di Zeman, è stato un ottimo rincalzo per il boemo fino all’arrivo di Capello in panchina. Per commentare il momento della squadra di De Rossi, ripartendo da Brighton-Roma di Europa League, Gautieri è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Brighton-Roma, Gautieri a Tag24
Forti del risultato dell’andata, la Roma di De Rossi si prepara a tornare in campo in Europa League. Contro il Brighton si ripartirà dal 4 a 0 dello stadio Olimpico. Una vittoria importante per i giallorossi, che ora dovranno soltanto gestire al meglio il passaggio del turno, senza sprecare troppe energie che potrebbero essere utili per la corsa Champions in campionato. Questa squadra sta bene, gioca, vince e si diverte e l’entusiasmo è contagioso. De Rossi, dal suo arrivo in panchina, ha restituito a questi ragazzi serenità, dandogli al contempo anche tanto carattere. Lo stesso che aveva lui in campo e che gli è servito, ad esempio, per pareggiare anche un match che sembrava ormai perso come quello di domenica contro la Fiorentina. Per commentare il momento e la sfida di domani, Brighton-Roma, Gautieri, che ha vestito la maglia del club capitoli, è intervenuto a Tag24.
In casa Roma si respira entusiasmo. Visto il risultato d’andata contro il Brighton, la qualificazione ormai è in cassaforte?
“La Roma ha un grandissimo margine di vantaggio e questo è innegabile. La vittoria per 4 a 0 all’andata le consente di rimanere tranquilla, ma poi le partite devono essere giocate tutte, specialmente contro queste squadre inglesi che sono abituate a giocare match del genere e credono sempre nell’impresa. Servirà comunque attenzione massima e grande rispetto dell’avversario, che giocherà con la speranza di poter fare qualcosa di clamoroso”.
Il Brighton è partito benissimo e De Zerbi è stato molto osannato, ma ora sta vivendo un momento di flessione. Ti ha deluso?
“Nell’arco di una stagione è normale che possano esserci dei momenti di riflessione e questo vale anche per gli allenatori che possono alternare fasi di grande calcio ad altri di piccole o grandi difficoltà. De Zerbi è un tecnico molto bravo, sta facendo bene, ma purtroppo è dovuto andar via dall’Italia per farsi valere. Se guardiamo alla sua carriera in Serie A non è stata certo entusiasmante, mentre in Inghilterra sta facendo valere il suo lavoro. Adesso se ne parla un gran bene, ma deve dimostrare di saper uscire in modo ottimale anche dal momento più complicato”.
De Rossi invece sembra aver fatto una magia dal suo arrivo a Roma e questa squadra è totalmente rinata. Può essere l’allenatore del futuro?
“Nel nostro mondo e nel nostro lavoro spesso in Italia non ti danno l’opportunità di farti valere. De Rossi ha dimostrato di avere grande qualità, sta facendo la differenza e sta determinando. Se non fosse stato un campione della storia della Roma però il club non gli avrebbe mai dato questa chance. Questo vuol dire che un tecnico forte come Daniele oggi probabilmente non avrebbe allenato una grande squadra. Gli allenatori di livello sono tantissimi, ma bisogna anche essere fortunati e trovare la strada giusta. Detto questo però è innegabile che lui stia facendo un percorso straordinario e soprattutto sta facendo la differenza, non solo dal punto di vista dei risultati ma anche a livello di prestazioni”.
Anche perché finalmente è una Roma che gioca bene…
“E’ una Roma propositiva, che ha cambiato sistema di gioco. L’allenatore è bravo quando mette i propri calciatori nella possibilità di rendere al massimo e lui sta facendo questo. A uno come Dybala non puoi chiedere di rientrare fino a sotto la metà campo per rincorrere il terzino, ma ci sono altri calciatori che lo devono fare. Paulo, ad esempio, va sfruttato dalla metà campo in su ed è anche da questo punto di vista che De Rossi sta facendo la differenza. Evidentemente la Roma doveva giocare con questo sistema”.
Sotto questo punto di vista può essere considerato un fallimento per Mourinho?
“Penso che ogni allenatore abbia il suo modo di esprimersi e di fare calcio, ma non si può assolutamente giudicare in negativo José Mourinho. Nel calcio si deve vincere e lui è uno di quei tecnici che ha vinto tantissimo. Credo che a Roma però nei suoi ultimi due mesi ci sia stato un problema di comunicazione. I suoi post partita e le sue critiche forse non sono andate giù a qualcuno. Non so se si era rotto qualcosa, ma credo che Daniele anche da questo punto di vista abbia fatto qualcosa di ottimo. Quando è arrivato a Trigoria ha accettato i consigli di chi conosceva già il gruppo e gli ha spiegato come prendere questi ragazzi”.
Obiettivo Champions tramite il campionato e al contempo obiettivo Europa League fino alla fine?
“La Roma di De Rossi può andare avanti assolutamente in Europa League, ma allo stesso tempo deve puntare anche al raggiungimento della Champions anche se davanti ci sono squadre come Bologna e Atalanta che stanno esprimendo un gran calcio. Ho avuto la fortuna di seguire entrambe queste avversarie dei giallorossi e credo che la cosa fondamentale per la Roma sia quella di non calare mai l’attenzione per il raggiungimento dell’obiettivo. Anche perché sono convinto che nessuno lascerà nulla al caso da qui alla fine, soprattutto perché sia la squadra di Thiago Motta che è quella di Gasperini hanno una continuità impressionante”.