Renato Zero, una figura iconica della musica italiana, ha affrontato non solo il successo, ma anche momenti difficili che hanno testato la sua forza interiore. La sua carriera è stata segnata da straordinari successi musicali che hanno intrattenuto e ispirato intere generazioni di ascoltatori.
Tuttavia, dietro il suo percorso di celebrità, si nasconde una storia di sopravvivenza fin dai primi giorni di vita.
Che malattia ha avuto Renato Zero?
Renato Zero ha condiviso un capitolo della sua infanzia, svelando di aver affrontato l’anemia emolitica, una condizione che comporta l’incompatibilità materno-fetale del fattore Rh. I globuli rossi del cantante venivano degradati o distrutti più rapidamente del normale a causa degli anticorpi materni, richiedendo una trasfusione completa del sangue quando aveva appena un mese di vita.
Il suo angelo custode in quel momento critico è stato un frate che generosamente gli ha donato il sangue, un gesto che ha permesso a Renato Zero di rinascere. La trasfusione e il processo di recupero durarono un mese, durante il quale non riusciva ad assimilare nessun tipo di latte. La soluzione arrivò quando suo padre, disperato ma determinato, acquistò del latte dalla Centrale, famoso per i suoi maritozzi con la panna. Fortunatamente, Renato riuscì ad assimilare questo latte senza problemi.
Il cantante, toccato dalla sua esperienza precoce, ha condiviso il significato profondo del suo nome, Renato: “Per questo mi chiamo Re-nato. Perché sono rinato due volte.” Questa storia toccante aggiunge un nuovo strato alla comprensione di Renato Zero come individuo, mostrando la sua resilienza e la forza che lo ha caratterizzato fin dall’inizio. Nonostante le sfide iniziali, Renato Zero continua a dominare la scena musicale e ad emozionare il suo pubblico con la sua arte.