Folle d’amore – Alda Merini” è il nuovo film di Roberto Faenza che racconterà la vita della grande poetessa. La figura della scrittrice milanese rappresenta quasi un unicum nell’Italia contemporanea, quasi tutti conoscono Alda Merini, ma la storia che verrà portata su Rai 1 è quella relativa alla sua vita privata di cui invece pochi sono a conoscenza. La reclusione in manicomio come prigione e la rinascita con gli ultimi anni pieni di ospitate televisive. TAG24 ha partecipato alla presentazione in Viale Mazzini.

“Folle d’amore – Alda Merini” il film quando esce?

Rai 1 trasmetterà in diretta il film “Folle d’Amore – Alda Merini” in un unico appuntamento giovedì 14 marzo 2024. Sarà l’occasione per il pubblico di scoprire una parte più inedita della vita della grande poetessa.  Si tratta dell’ennesimo prodotto storico delle ultime settimane dopo “Margherita delle stelle” successo da oltre 4 milioni di spettatori dedicato all’astrofisica Margherita Hack.

Trama e storia vera

Folle d’Amore – Alda Merini” sfrutta come espediente drammaturgico il dialogo tra la poetessa in età anziana e un giovane Arnoldo Mondadori, fondatore dell’omonima casa editrice che divenne suo amico e confidente. Proprio grazie al suo aiuto il racconto sulla vita della grande poetessa è accurato ed intenso, il tutto aiutato anche da delle grandi interpretazioni. Oltre a Laura Morante infatti ci sono anche una giovane Sofia D’Elia, ma soprattutto Rosa Diletta Rossi che porta in scena Alda Merini nel periodo centrale della sua vita quando affrontò anche oltre 10 anni di ricovero nel manicomio. Una racconto in cui la grande attività poetica forse lascia più spazio a quella privata, raccontando anche le storie d’amore tormentato che hanno fatto soffrire la grande scrittrice.

Il cast del film

Il film di Roberto Faenza può contare su un cast eccezionale, infatti oltre a Laura Morante, Rosa Diletta Rossi e Sofia D’Eliza che si alternano  nel ruolo di Alda Merini ci sono anche la star di “Tutto chiede salvezza”  Federico Cesari in quelli di Arnoldo Mondadori, Giorgio Marchesi, Mariano Rigillo e Luca Cesa.

Le parole dei protagonisti 

Roberto Faenza il regista della serie nel corso della presentazione a Viale Mazzini ha spiegato:

“Non è stato un progetto facile, penso e spero che questa gratitudine sia restituita dall’accoglienza del pubblico. Alda è un personaggio che vive ancora nel cuore della gente, soprattutto dei giovani. Un sacco di ragazzi sono interessati a lei, come se fosse un faro che li guidasse”.

Laura Morante, dopo aver letto una poesia che Alda Merini ha dedicato a Franco Basaglia promotore della legge che chiuse i manicomi, ha raccontato emozionata:

“È una persona che tutti ricordano, la somiglianza fisica mia con lei non è evidente, io non sono milanese. Non sapevo come interpretarla. Faenza mi ha rassicurante dicendomi che non cervana un’imitazione, ma un’interpretazione. Mi sono detta che una delle cose che mi avevano più colpito di lei era il suo modo di parlare, come se stesse sempre ascoltando una voce. In alcune interviste è molto lucida e brillante, in altre sembra abbastanza banale. Mi sono accorta che quando non era ispirata quello che diceva non era più interessante. Mi sono concentrata su questo”.

Nel periodo più oscuro della vita, quello del ricovero in manicomio,  è stata interpretata da Rosa Diletta Rossi:

“Ci ha guidato molto Faenza, che ha dato via ad una continuità tra me e Laura Morante. Non era facile per me immaginare lo strazio che ha vissuto, ho letto le sue poesie, è stata una bellissima occasione”.

Importante anche il ruolo di Giorgio Marchesi, che interpreta il medico che fece tornare Alda Merini a scrivere:

“La cura è l’amore. Il manicomio toglieva dignità, i malati di mente erano considerati un problema che doveva essere tolto dalla società. Alda aveva una sensibilità straordinaria, che andava contro la vita quotidiana. Mia ha colpito molto lavorare in un ex manicomio, metteva i brividi”.

Mariano Rigilli interpreta invece il secondo marito, grande amore di Alda Merini perso tragicamente:

 “È un personaggio di cui non conoscevo affatto l’esistenza, mi sono informato. Il padre era un rivoluzionario del ’99. Mi è sembrato l’esempio tipico della prolificità meridionale, aveva undici figli! Le sue poesie sono belle e difficili, è un personaggio nascosto dalla cultura italiana, che ha avuto un amore singolare con Alda”.



L’appuntamento è su Rai 1 giovedì 14 marzo 2024.