L’Intelligenza Artificiale è divenuto un tema di stretta attualità, attirando anche l’attenzione delle istituzioni. Il Parlamento Europeo nella giornata di oggi 13 marzo 2024 ha approvato il cosiddetto Ai Act, che predisporrà una serie di norme proprio in materia di Intelligenza Artificiale.

Il Parlamento Europeo approva delle norme sull’Intelligenza Artificiale

Il testo è stato approvato con un ampia maggioranza visto che a Strasburgo, sede del Europarlamento, 523 parlamentari hanno votato a favore. I contrari invece sono stati 46 mentre i restanti 49 si sono astenuti. L’Unione Europea di conseguenza è diventata la prima istituzione al mondo a dotarsi di una serie di regole sull’Intelligenza Artificiale.

Fra i relatori del testo c’è anche un eurodeputato italiano

L’obiettivo principale sarà quello di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia ma anche lo Stato di diritto dai sistemi artificiali ad alto rischio. Allo stesso tempo l’Europa avrà un ruolo guida nel settore della promozione e innovazione delle IA. Il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sarà applicato a partire dal marzo 2026 salvo alcune eccezioni.

I divieti relativi alle pratiche vietate infatti verranno considerati dal prossimo settembre mentre i codici di buone pratiche entreranno in vigore solo a dicembre. Nel marzo 2025 invece sarà la volta delle norme sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance. Infine, gli obblighi per i sistemi ad alto rischio saranno valide da marzo 2027.

Benifei (PD): “Il testo rispecchia le priorità del Parlamento”

Fra i relatori del testo dell’AI Act c’è anche Brando Benifei, capodelegazione del Partito Democratico a Strasburgo. Dal punto di vista del politico ligure quella del 13 marzo 2024 è una giornata storica, che indica la strada verso uno sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale. Per Benifei, come riporta anche Rai News, l’aspetto principale adesso sarà quello legato all’attuazione delle norme dell’Ai Act. Tuttavia, l’eurodeputato ha ribadito la necessità di lavorare per la creazione di nuove leggi in materia:

“Abbiamo un testo che rispecchia moltissimo le priorità del Parlamento europeo. Aziende e istituzioni dovranno applicare la legge gradualmente. C’è una tabella di marcia. Si inizierà coi divieti perché vogliamo chiarire che alcuni casi sono proibiti e non saranno consentiti in Europa”.