In quattro uccidono un pensionato e cercano di far sparire le prove del delitto dando fuoco alla casa in cui abitava l’anziano, a Bressana Bottarone, in provincia di Pavia. L’efferato omicidio del 12 febbraio scorso ha, oggi, trovato soluzione: arrestati i presunti autori del gesto.

Pavia, danno fuoco alla casa per far sparire le prove dell’omicidio: 4 arresti

Il cruento fatto di sangue è avvenuto lo scorso 12 febbraio, in una villetta di Bressana Bottarone, in provincia di Pavia. La vittima è un pensionato, Enoré Sacco, ucciso crudelmente per una questione di soldi da quattro persone, la cui identità non è ancora nota.

Gli indagati per omicidio avrebbero, poi, tentato di occultare le prove dell’assassinio dando fuoco alla villetta dove abitava l’anziano, poi trovato carbonizzato dagli inquirenti, allertati e accorsi sul posto. Il gruppo avrebbe anche cercato di disfarsi di ogni traccia potesse ricollegarlo alla vittima, come gli indumenti utilizzati e sporchi di sangue e le scarpe.

Il maldestro tentativo, però, non ha avuto successo dal momento che i carabinieri della compagnia di Stradella hanno ritrovato sia gli abiti che il cadavere carbonizzato della vittima. Gli agenti hanno fermato oggi i presunti componenti del gruppo, quattro persone comprese fra i 24 e i 39 anni.

La pm Giuliana Rizza ha coordinato le indagini dei carabinieri, i quali hanno intercettato alcune conversazioni telefoniche fra i partecipanti all’omicidio. A incastrarli la pianificazione di un altro butale assassinio: quello della fidanzata di uno di loro, che sarebbe stata al corrente di quanto accaduto a febbraio.