Chi è Leonid Volkov, l’ex braccio destro di Alexei Navalny, l’attivista russo anti-Putin deceduto nel carcere siberiano di massima sicurezza il 16 febbraio 2024. Oggi il nome di Volkov è al centro della cronaca internazionale in quanto è stato vittima di una brutale aggressione mentre si trovava in macchina davanti alla propria abitazione in Lituania.
Chi è Leonid Volkov, lo stretto collaboratore di Navalny aggredito
Leonid Volkov, classe 1980, oggi è un punto di riferimento nella politica anti-Putin e anti-Cremlino. Per tanti anni è stato al fianco del dissidente Navalny, diventando il suo braccio destro.
Ha condotto, in qualità di capo dello staff, la campagna elettorale dell’attivista russo per le Elezioni presidenziali del 2018. I due non hanno ottenuto i risultati sperati, ma hanno comunque continuato a portare avanti le loro idee e le loro attività.
Volkov, per diverso tempo, non è stato solo uno stretto collaboratore dell’attivista scomparso in circostanze misteriose a febbraio scorso. È stato anche un suo importante compagno e confidente.
Inoltre ha ricoperto fino al 2023 il ruolo di presidente della Fondazione Anticorruzione, volta a contrastare le azioni dell’attuale presidente della Russia Vladimir Putin.
Come abbiamo detto all’inizio, l’attivista dell’opposizione russa ed ex braccio destro di Navalny è stato aggredito fuori dalla sua casa a Vilnius, in Lituania, dove vive ormai da qualche anno.
A dare la notizia è stata la portavoce Kira Yarmysh, la quale ha riferito che Volkov ha subito un attacco davanti alla sua abitazione. Sui proprio i canali social ha spiegato che qualcuno ha rotto il finestrino dell’auto del politico russo e poi gli ha spruzzato del gas lacrimogeno negli occhi.
Subito dopo, secondo quanto raccontato da Kira Yarmysh, l’aggressore avrebbe iniziato a colpire la vittima con un martello, facendogli del male.
Ivan Zhdanov, direttore della Fondazione Anticorruzione di Navalny, ha confermato la notizia, aggiungendo che l’uomo è stato colpito alle gambe e alle braccia.
Biografia e carriera
Leonid Volkov, nato il 10 novembre 1980 in un territorio che all’epoca apparteneva all’Unione Sovietica, è nato da un papà professore e ricercatore e da una mamma docente universitaria. Dopo gli studi è entrato nel mondo della politica.
In primo luogo, a livello territoriale, ha svolto ruoli di rilievo per l’economia urbana, l’urbanistica, la politica culturale e l’informazione. Poi ha iniziato a seguire il noto attivista anti-Putin Alexei Navalny, affiancandolo nelle sue battaglie e diventando un punto di riferimento.
Ha vissuto assieme alla sua famiglia nel Lussemburgo ma poi è tornato in Russia nel 2014. Dal 2020 poi si è trasferito in Lituania.
Avrebbe lasciato il proprio Paese, secondo diverse voci, a seguito di alcune presunte pressioni da parte del Cremlino proprio alla luce della sua attività politica.
L’attività politica
Leonid Volkov, sin da quando era giovane, ha dimostrato di essere molto attivo in ambito politico, prendendo parte a manifestazioni e cortei di varia tipologia. Ha partecipato ad importanti proteste.
Nel 2013 è stato uno dei leader della campagna elettorale di Alexei Navalny in vista delle Elezioni del nuovo sindaco di Mosca.
Dal 2016 al 2018 è stato capo staff della campagna per le Presidenziali del dissidente russo.
Nel marzo del 2023 Volkov ha deciso di dimettersi dalla carica di presidente del Cda della Fondazione Anticorruzione. A sostituirlo è stata Maria Pevchikh.
Nel 2023 inoltre Leonid Volkov e il suo staff hanno lanciato un progetto dal nome “Navalny’s Campaigning Machine”, in vista delle Presidenziali che si terranno dal 15 al 17 marzo.
Lo stesso attivista, assieme a diversi collaboratori, aveva e ha come obiettivo quello di contattare, tramite telefonate o messaggi online, le cittadine e i cittadini russi per cercare di convincerli a non votare per Vladimir Putin.