Indennità di accompagnamento 1.380€ al mese: quando arriva? Alcuni percettori dell’accompagnamento potranno ottenere una mensilità più ricca grazie al bonus anziani. È stato approvato, in via definitiva, l’incentivo in favore degli over 80 non autosufficienti.

Pertanto, molti fruitori dell’indennità di accompagnamento potranno ottenere la prestazione spettante maggiorata dell’incentivo per anziani che compiono 80 anni di età. Vediamo insieme i criteri principali del bonus anziani per i percettori dell’indennità di accompagnamento.

Indennità di accompagnamento 1.380€ al mese

 Il nuovo bonus anziani è stato approvato in via sperimentale per il periodo 2025 e 2026. La misura, cumulabile con l’indennità di accompagnamento, permetterà agli anziani non autosufficienti di ricevere un bonus aggiuntivo al trattamento, a condizione che il beneficiario abbia compiuto 80 anni di età.

Nello specifico, a partire dal 1° gennaio 2025, i percettori dell’indennità di accompagnamento che rientrano nei requisiti previsti dalla norma avranno diritto all’accredito del bonus anziani 2025, pari a 850 euro.

A chi spetta il nuovo beneficio economico?

Il bonus anziani è stato istituito per garantire un ulteriore sostegno economico a coloro che hanno compiuto 80 anni di età, a condizione che soddisfino un requisito reddituale pari a un ISEE non superiore a 6.000 euro e la condizione di non autosufficienza totale, a prescindere dalla presenza o meno dell’invalidità al 100 per cento.

In sostanza, tali requisiti riducono la platea degli aventi diritto. Questo perché, mentre l’indennità di accompagnamento non è soggetta al reddito, né tantomeno al requisito anagrafico ma solo al requisito sanitario di non autosufficienza, lo stesso non si può dire per il nuovo bonus anziani 2025.

Quest’ultimo prevede la presenza di un requisito anagrafico pari a 80 anni e la presenza di un requisito sanitario. Inoltre, il beneficio economico è condizionato da un reddito ISEE uguale o inferiore a 6.000 euro. Pertanto, l’incentivo sarà diretto a garantire un sostegno economico per coloro che si trovano in una condizione di bisogno assistenziale gravissima.

Il nuovo bonus è esentasse e non è pignorabile. La norma prevede la compatibilità tra l’indennità di accompagnamento e il bonus anziani, pertanto tutti coloro che rientrano nei requisiti ricevono un totale complessivo di circa 1.380 euro al mese, ovvero l’importo pari a 850 euro per il nuovo bonus anziani aggiunto al valore dell’indennità di accompagnamento pari a 531,76 euro al mese, salvo rivalutazione.

Condizioni e limiti del bonus Anziani 2024

Il governo italiano ha stanziato 500 milioni di euro per sostenere questa misura, ovvero 250 milioni di euro all’anno. Il nuovo bonus anziani è stato istituito in via sperimentale per il periodo 2025 e 2026.

È importante notare che il beneficio sarà riconosciuto fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Se le domande superano tali risorse, l’INPS procede alla rideterminazione dell’importo al fine di garantire il beneficio a tutti gli aventi diritto.

Il nuovo incentivo per gli anziani in difficoltà economica è finalizzato a garantire un sostegno per la cura e l’assistenza giornaliera. In sostanza, il bonus pari a 850 euro dovrà essere utilizzato per la copertura delle spese di badanti, nonché per garantire i servizi indispensabili per la cura e l’assistenza forniti da imprese qualificate nel ramo assistenziale.

Nell’ipotesi in cui la destinazione del bonus risulti diversa, l’INPS avvierà il recupero della somma percepita indebitamente, poiché fruita in modo diverso da quanto previsto dalla norma. È importante notare che in presenza di recupero del bonus anziani da parte dell’INPS, resta nella disponibilità dell’anziano l’indennità di accompagnamento.

In conclusione, il nuovo bonus anziani rappresenta un importante sostegno per gli anziani over 80 non autosufficienti, un aiuto economico indispensabile per la copertura delle spese quotidiane di assistenza e cura. Tuttavia, è fondamentale rispettarne le modalità d’uso per evitare la restituzione della somma percepita indebitamente a causa dell’uso diverso.