È morto a soli 26 anni il trapper brianzolo Jordan Jeffrey Baby, nome d’arte del giovanissimo Jordan Tinti. Il ragazzo era detenuto nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, dove stava scontando una condanna per rapina aggravata dall’odio razziale.
Morto il trapper Jordan Jeffey Baby: si è suicidato
La tragedia è accaduta nella notte e questa mattina, 12 marzo, gli agenti della polizia penitenziaria hanno rinvenuto il cadavere del 26enne con un cappio al collo. Jordan Tinti, vero nome di Jordan Jeffrey Baby era detenuto per una rapina commessa nell’estate del 2022.
Allora, il ragazzo aveva derubato un uomo di origine nigeriana di 42 anni, insieme a un amico, Gianmarco Fagà, noto alle scene come Traffik. La notizia del suicidio del trapper brianzolo ha lasciato sconvolti i fan e gli amici, che aspettavano il suo ritorno a casa.
Infatti, il cantante doveva scontate in carcere una pena di 4 anni e 4 mesi, ma aveva passato gli ultimi tre mesi in una comunità terapeutica, dalla quale era rientrato in cella solamente da una decina di giorni a causa della decisione del magistrato di sospendere l’affidamento.
Tinti era assistito dal legale Federico Edoardo Pisani, che, appresa la sconvolgente notizia della morte, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia, elogiando il ragazzo e promettendo di voler presentare un esposto su quanto accaduto questa notte.
Non ho mai avuto un assistito educato com Jordan. Era tutt’altro rispetto a come appariva
Attraverso il suo avvocato, inoltre, il giovane 26enne aveva denunciato abusi sessuali e maltrattamenti, sebbene non siano ancora noti i particolari di quanto accaduto al ragazzo. Intanto, l’orribile tragedia lascia attoniti il personale del carcere, la scena musicale e i suoi affetti.
Mentre il Sappe continua a denunciare la gravissima crisi delle carceri italiane, nelle quali si assiste ogni giorno a troppi casi di suicidio, come quello del giovane Jordan, e di violenza.