Allerta valanghe in tutta Italia diramata da vari bollettini regionali, si rinnova l’appello sulla necessità di adottare comportamenti di sicurezza dopo l’ultimo incidente avvenuto sulle piste da sci in Val Senales. Ecco quali sono i consigli della protezione civile su cosa fare in caso di pericolo accertato e soprattutto cosa non fare, gli errori più comuni che possono aumentare il rischio.
Allerta valanghe in montagna: la situazione
Diversi avvisi della protezione civile regionale in tutta Italia hanno rinnovato l’allerta per rischio valanghe in montagna. A causa delle condizioni meteo e del clima infatti, nelle ultime settimane si sono verificati numerosi fenomeni, che in alcuni casi hanno provocato incidenti gravi con vittime e feriti.
L’ultimo bollettino neve di Ainewa, l’associazione dell’arco alpino italiana, ha rinnovato il grado di pericolo portandolo al livello 4, cioè elevato. Questo perchè la neve in molti punti è ancora molto fresca, e quando le precipitazioni sono abbondanti si alza il rischio di distacchi, anche di grandi dimensioni. Di conseguenza si rinnovano gli appelli a tutti i frequentatori delle zone montane, sciisti e ed escursionisti, di alzare il livello di sicurezza e prudenza, adottando comportamenti corretti per limitare i rischi.
Anche perchè, come confermano i soccorritori, a volte sono proprio gli errori, le disattenzioni e la poca esperienza a provocare valanghe, coinvolgendo poi altre persone e causando ingenti danni. Quindi, prima di recarsi in escursione occorre pianificare qualsiasi dettaglio e soprattutto controllare le condizioni meteo e gli avvisi, che come annunciato dai bollettini, resteranno ad elevato grado di allerta costante.
Comportamenti corretti
In caso di allerta valanghe è di fondamentale importanza adottare i comportamenti raccomandati per non aggravare la situazione e non provocare incidenti. Una adeguata preparazione infatti non solo può prevenire i rischi, ma anche salvare vite in caso di distacchi improvvisi.
Per questo i consigli dei soccorritori si concentrano sulla prevenzione. La cosa più importante è accertarsi delle condizioni prima di mettersi in viaggio o in cammino, controllare i bollettini neve e meteo. Se si decide di procedere, prima della partenza, occorre preparare tutta l’attrezzatura adeguata, mai andare da soli e tenere sempre a portata di mano i numeri di soccorso e di emergenza delle autorità locali.
Preparare sempre l’itinerario consultando le guide alpine esperte per evitare i punti critici, soprattutto se non si ha molta esperienza. Una volta sul posto è bene controllare le condizioni meteo di nuovo, perchè in montagna possono cambiare improvvisamente. Controllare il manto nevoso, che risulta più pericoloso se supera i 30 centimetri, soprattutto se si tratta di neve fresca.
Ovviamente non esistono strategie che funzionano al 100%, trattandosi di fenomeni naturali a volte imprevedibili, ma con la giusta prudenza e un comportamento consapevole si possono limitare i pericoli.
Errori da evitare sulla neve in montagna
Le valanghe possono essere spontanee, ma come confermano le statistiche, molte di quelle che hanno causato feriti e vittime sono state provocate da errori di comportamento delle persone. Tra questi il principale è la poca esperienza unita all’imprudenza di scegliere di seguire piste o sentieri poco battuti e non protetti.
Poi c’è la mancata percezione del rischio, spesso manifestata con la decisione di continuare l’itinerario sottovalutando i bollettini che indicano livello alto di allerta. Altro errore è quello di non rispettare le distanze di sicurezza quando si scia. Soprattutto sui pendii critici, è bene attendere l’attraversamento del compagno prima di procedere.
Cosa fare in caso di valanghe
Quando ci si rende conto che si sta staccando una valanga, bisogna fare il possibile per cercare di mettersi in sicurezza. Importante cercare una via di fuga, lontana dalla parte centrale dove solitamente la neve staccata tende ad accumularsi.
Se si viene travolti bisogna cercare per quanto possibile di aggrapparsi ad elementi solidi come alberi e rocce, e successivamente fare movimenti come quelli del nuoto per emergere dalla profondità tenendo sempre la testa in alto.
Togliersi gli sci e le racchette, e in questo caso una buona attrezzatura può essere fondamentale per limitare i danni, come ad esempio lo zaino airbag che aiuta a restare in alto.