Il gruppo postale ha lanciato un nuovo buono: il buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana. Ecco quali sono le caratteristiche ed a quanto ammonta il guadagno.
Nel panorama degli investimenti una soluzione che combina il rendimento e la sicurezza è rappresentata dal buono fruttifero postale. Nella vasta gamma dei titoli fruttiferi Poste Italiane ha lanciato il buono fruttifero indicizzato all’inflazione. Nel corso del tempo il buono fruttifero postale è diventato una soluzione conveniente, economica e sicura. Per questo, sta riscuotendo grande successo tra gli investitori.
Nel variegato panorama dei titoli fruttiferi postali, Poste italiane ha annunciato il lancio del buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione. Tale titolo fruttifero è stato lanciato il 7 marzo, ha una durata pari a dieci anni e il detentore ha la possibilità di richiedere il rimborso del buono in qualsiasi momento. Per sottoscrivere tale tipologia di buono fruttifero non è prevista l’applicazione di alcun costo e le agevolazioni fiscali sono piuttosto vantaggiose. Il tasso fisso annuo cresce e viene rivalutato sulla base del trend inflattivo italiano.
Scopriamo in questa guida quali sono le caratteristiche ed a quanto ammonta il rendimento del buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana.
Buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana: le caratteristiche
Il gruppo postale ha ampliato la gamma dei buoni fruttiferi postali e ha introdotto il buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana. Il debutto ufficiale è avvenuto il 7 marzo e consente agli investitori di sottoscrivere un titolo a tasso fisso annuo lordo crescente, rivalutato in base al trend inflattivo. La durata del buono è pari a dieci anni ed il rendimento annuo lordo a scadenza è pari a 0,6 punti percentuali.
Questo titolo fruttifero è pensato per proteggere il potere di acquisto dei risparmi con un tasso di rendimento legato al trend dell’inflazione italiana. È possibile richiedere il rimborso del buono fruttifero in qualsiasi momento e, una volta trascorsi diciotto mesi dalla data di sottoscrizione, è possibile ottenere il pagamento degli interessi.
Via al buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana: a quanto ammonta il rendimento?
Il rendimento effettivo annuo lordo è pari a zero punti percentuali il primo anno, è pari a 0,25 punti percentuali il secondo anno, è pari a 0,28 punti percentuali a partire dal terzo anno, è pari allo 0,30 percento a partire dal quarto anno, è pari allo 0,33 percento a partire dal quinto anno, è pari allo 0,36% a partire dal sesto anno, è pari a 0,41 punti percentuali a partire dal settimo anno, è pari a 0,47 punti percentuali a partire dall’ottavo anno, è pari allo 0,53% a partire dal nono anno ed è pari a 0,6 punti percentuali a partire dal decimo anno.
Il buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana consente al titolare del titolo di richiedere il rimborso in qualsiasi momento entro il termine prescrizionale. Per sottoscrivere questi buoni fruttiferi postali non si paga nulla, ad eccezione del prelievo fiscale del 12,5%. Non è prevista l’applicazione di imposte di successione.
Buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana: come sottoscriverlo?
Il buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana è un titolo che può essere sottoscritto online, nel caso in cui si sia titolari di Libretto Smart o di un conto postale. Il titolo fruttifero può essere sottoscritto recandosi presso un ufficio postale dislocato sul territorio italiano. In tale caso, è necessario presentare il codice fiscale ed il documento d’identità in corso di validità. Ogni risparmiatore ha la possibilità di sottoscrivere titoli fruttiferi per importi pari a 50 euro e multipli.
Conviene investire nel buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana?
Sottoscrivere il buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione italiana conviene nel caso in cui si voglia proteggere il potere di acquisto dei risparmiatori e degli investitori. Prima di sottoscrivere questa tipologia di titolo fruttifero è bene consultare la Scheda di Sintesi e il Foglio Informativo.