Il termometro continua a salire e il nostro pianeta diventa sempre più caldo. Un caldo anomalo accompagnato da piogge incessanti, trombe d’aria e allagamenti che causano danni, disagi e morti sul loro cammino. Il clima estremo degli ultimi anni ha messo in agitazioni scienziati e attivisti, che chiedono ai governi di fare qualcosa. Perciò, l’Europa si prepara alla crisi climatica.
Crisi climatica, l’Europa si prepara ad affrontare caldo anomalo e maltempo devastante
Greta Thunberg urla ormai da anni alla crisi climatica e ai danni che l’uomo sta arrecando al pianeta. Negli ultimi giorni, il maltempo ha causato disastri in gran parte dell’Italia, con allagamenti, smottamenti e frane soprattutto nel nord.
In Francia le incessanti piogge hanno fatto straripare fiumi e ucciso sette persone, rimastre intrappolate nelle loro automobili o travolte dalla potenza dell’acqua. E mentre in montagna aumenta il rischio valanghe, al mare si deve fare i conti con violente mareggiate.
Il clima mediterraneo si sta lentamente trasformando sempre di più in un clima tropicale, con estati caldissime, nubifragi improvvisi e trombe d’aria, e inverni anomali, con picchi di freddo e giornate miti. La comunità scientifica ha lanciato l’allarme per il continuo surriscaldamento del pianeta.
Il 2023 è l’anno più caldo mai registrato, con conseguenze devastanti: siccità, progressiva desertificazione, tempeste e inondazioni in ogni parte d’Europa, accanto a incendi che hanno divorato vaste aree boschive, campi e terreno.
L’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) ha messo in evidenza che, nel 2022, circa 60 o 70 mila persone sono morte a causa del clima estremo, con ondate record di caldo. L’Europa, perciò, si sta preparando ad affrontare un tempo meteorologico sempre più incerto e difficile.
L’allarme dell’Aea
Questa mattina, 12 marzo, l’Aea ha trasmetto la Comunicazione presentata alla Commissione europea sulla gestione dei rischi climatici. Sono 4 le linee d’azione su cui si basa la nuova strategia:
- Migliore governance nella risposta ai rischi climatici
- Responsabilizzazione dei titolari dei rischi
- Nuove politiche strutturali
- Forme di finanziamento
La Comunicazione spiega in dettaglio come poter salvare il più alto numero di vite umane, riducendo allo stesso tempo i costi e aumentare l’efficenza reattiva degli Stati membri dell’Unione. Per la Commissione europea è fondamentale un aumento degli sforzi.
Ciò implica che andranno individuati dei titolari di rischio a tutti i livelli – locale, regionale, nazionale e internazionale – e verificare che tutti i Paesi abbiano le medesime possibilità di far fronte alla crisi climatica. Operazioni saranno effettuate anche dal punto di vista dell’accessibilità ai dati, modelli e scenari necessari per prendere decisioni logiche e informate.
In questo modo, potrebbe essere più rapido e semplice pianificare a lungo termine e stilare strategie di prevenzione efficaci. L’esecutivo Ue garantirà lo scambio di informazioni e strumenti fra gli Stati e controllerà le misure e le strutture adoperate per prevenire o arginare i disastri.
L’Unione europea, inoltre sta lavorando per stilare piani di governo sempre più in linea con gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale e l’accordo su leggi per l’industria a zero emissioni.