Il bonus sociale per lo sconto sulle bollette di luce e gas dovrebbe arrivare automaticamente agli aventi diritto, ma diverse segnalazioni da parte dei consumatori riguardano il mancato riconoscimento del bonus stesso. In questo articolo, forniremo indicazioni su cosa fare in caso di mancato riconoscimento.

Perché non ho il bonus in bolletta?

Prima di esaminare le procedure da seguire, è importante ricordare che per ottenere il bonus è necessario richiedere, annualmente, la certificazione ISEE. Quest’ultima deve rispettare i seguenti parametri:

  • Indicatore ISEE fino a 9.530€
  • Famiglie numerose con almeno 4 figli a carico: la soglia dell’indicatore ISEE sale a 20.000€;

Dopo aver ottenuto l’ISEE, il sistema impiega solitamente circa un mese per:

  1. Identificare la fornitura diretta intestata a uno dei membri del nucleo familiare ISEE;
  2. Effettuare le necessarie verifiche di ammissibilità sulla fornitura;
  3. Trasmettere agli operatori competenti i dati essenziali per erogare il bonus in bolletta a coloro che ne hanno diritto.

Una volta richiesto e ottenuto l’ISEE, l’INPS trasmetterà i dati degli aventi diritto all’agevolazione all’Acquirente Unico, una Società Pubblica senza fini di lucro incaricata di garantire la fornitura di energia elettrica ai clienti finali.

L’Acquirente Unico caricherà quindi i flussi dei beneficiari su un sistema denominato SII (Sistema Integrato Informativo). Infine, i distributori locali riceveranno i dati attraverso questa piattaforma e li trasmetteranno ai fornitori per il riconoscimento del bonus in bolletta.

L’applicazione di tale bonus sarà infine gestita dagli operatori competenti nella prima fattura emessa successivamente alla ricezione di tali dati.

Cosa fare se il bonus in bolletta non viene applicato?

E’ possibile che l’erogazione del bonus non avvenga correttamente. Vediamo quali potrebbero essere i casi e cosa fare in tali situazioni.

Un possibile scenario è quello in cui non si è richiesta, o ottenuta, la DSU, la dichiarazione che attesta il possesso dei requisiti previsti per l’agevolazione.

Al contrario, se si è ottenuto l’ISEE, rientrando nelle soglie previste dalla legge, vediamo come procedere.

Sebbene il fornitore sia l’ultimo anello della catena responsabile del riconoscimento del bonus in bolletta, non sempre la mancata applicazione può essere imputata a lui. Come illustrato, sono coinvolti diversi attori e a ogni passaggio potrebbe verificarsi un blocco, generando eventuali problematiche.

La prima azione da compiere è contattare il numero verde, gratuito, dello sportello del consumatore, che fornisce assistenza in tempo reale in merito al bonus sociale. Chiamando il Numero Verde 800.166.654 (gratuito sia da rete fissa che mobile, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, esclusi i festivi), è possibile ricevere supporto immediato e verificare lo stato del bonus. Comunicando il codice fiscale dell’intestatario della fornitura, lo sportello potrà individuare la pratica e determinare a che punto si trovi, compreso il riconoscimento del bonus, se già disponibile. In caso contrario, si dovrà attendere la corretta trasmissione dei dati nella filiera, come spiegato precedentemente.

Se la data di decorrenza è già trascorsa e il bonus non è ancora visibile sulla bolletta, è consigliabile procedere con la segnalazione al proprio fornitore attraverso un reclamo.

Il reclamo è fondamentale per avviare una serie di controlli nella macchina burocratica, al fine di individuare il problema e procedere verso la risoluzione. Questo passo ti permetterà di scoprire se il tuo fornitore ha ricevuto il bonus e ha intenzione di riconoscerlo o se effettivamente esistono problematiche più profonde.

È importante sottolineare che, se hai diritto al bonus, questo sarà riconosciuto, poiché ci sono obblighi specifici da parte dei distributori e fornitori. Essi devono presentare una rendicontazione ogni due mesi sui bonus sociali di energia elettrica e gas erogati nel trimestre precedente.

Cosa succede dopo il reclamo?

Dopo aver inoltrato il reclamo al tuo fornitore, questi ha un termine massimo di 40 giorni per fornire una risposta e un feedback rispetto alla tua contestazione, in particolare sul mancato riconoscimento del bonus.

Durante questo periodo, il fornitore avrà l’opportunità di effettuare approfondimenti, eventualmente consultando il distributore di zona per ulteriori verifiche.

Qualora non ricevessi una risposta entro il termine stabilito o la risposta ricevuta fosse insoddisfacente, puoi nuovamente rivolgerti allo sportello del consumatore per indagare sul motivo del mancato riconoscimento.

Visitando www.sportellodelconsumatore.it e accedendo tramite SPID, puoi aprire una pratica per il mancato riconoscimento del bonus. Lo sportello si interfaccerà con il fornitore e il distributore per comprendere le ragioni del mancato riconoscimento e lavorare per risolvere la situazione.

In questo processo, entrambi gli attori coinvolti avranno tempi specifici per fornire risposte allo sportello. Qualora non rispettassero questi tempi, potrebbero essere avviati provvedimenti da parte dell’Autorità.

Per avviare la pratica, sarà necessario allegare diversi documenti:

  1. Documento di riconoscimento dell’intestatario della bolletta.
  2. Ultima bolletta ricevuta in cui non è applicato il bonus.
  3. Copia del reclamo e ricevuta di avvenuta consegna.
  4. Eventuale risposta del fornitore al reclamo.
  5. Copia della certificazione ISEE.

Dopo aver avviato la procedura, dovrai solo attendere le comunicazioni tra lo sportello, il fornitore e il distributore fino alla chiusura della pratica, momento in cui riceverai le informazioni richieste.