Centrodestra compatto in Europa, specie per quanto riguarda il Green deal e tutte le sue diramazioni. E’ quanto accaduto oggi 12 marzo a Strasburgo, quando Fratelli d’Italia ha posto il proprio veto ad una direttiva che vorrebbe favorire l’avvicinamento a case ed abitazioni ad impatto ambientale zero (conosciute anche come “case green”).

Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, eurodeputati di FdI, hanno sottolineato come molte proposte europee danneggino cittadini ed imprese, mentre l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca ha protestato presentandosi con un cartellino rosso ed un fischietto: “Basta regole che lasciano al verde i cittadini”.

Direttiva Case green, arriva il veto del centrodestra. Martusciello (FI): “Un monito per la prossima legislatura”

Dopo le elezioni in Abruzzo, oggi al Parlamento europeo il centrodestra italiano festeggia anche il veto alla direttiva sulle “Case green”, su tutte quelle misure che cercano nel prossimo futuro di ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni, della loro costruzione e anche di chi ci abita.

Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno da sempre mostrato la propria contrarietà e scetticismo verso il “Green deal” ed hanno visto che le recenti proteste degli agricoltori a Bruxelles sono indice del malessere del comparto agroalimentare, che soffrirebbe molto economicamente per mettersi in regola con le richieste dell’Unione Europea.

I tre partiti hanno votato oggi a Strasburgo contro la “direttiva Case green“, ponendo un ulteriore rallentamento al suo iter legislativo. Di ciò sono contenti due eurodeputati di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza e Nicola Procaccini. In una nota hanno affermato:

Oggi a Strasburgo abbiamo espresso voto contrario in merito agli ultimi provvedimenti del Green deal, una gabbia ideologica che porta la firma del commissario Timmermans e mette a rischio interi settori economici europei. Nonostante gli importanti miglioramenti apportati grazie all’impegno del Governo italiano in sede di Consiglio Ue, provvedimenti come quelli sulle case green, sulle emissioni industriali che equiparano le stalle alle fabbriche e sulle asserzioni ambientali (green claims), rimangono ancora troppo sbilanciati e per questa ragione abbiamo espresso il nostro voto contrario.

Una “gabbia ideologica”, quella del Green deal, da rompere usando buon senso e pragmatismo nelle scelte ecologiche. Da parte di Forza Italia viene sottolineato che il voto contrario può essere un promemoria per le istituzioni europee dopo il voto di giugno. E’ quanto afferma il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello:

Su questa posizione ci siamo ritrovati con tutti i partiti della coalizione di centrodestra. Una indicazione precisa che sarà il viatico anche per la prossima legislatura.

Direttiva Case green, Angelo Ciocca (Lega): “Non saremo mai complici di chi vuole uccidere le nostre produzioni”

Anche la Lega ha voluto dire la sua sul voto di oggi ed è toccato all’eurodeputato leghista Angelo Ciocca mostrare plasticamente la contrarietà sua e del proprio partito.

Ciocca è arrivato a Strasburgo esibendo, al momento degli interventi degli altri eurodeputati, un cartellino rosso ed un fischietto da arbitro: simboli del no leghista alla direttiva sulle “Case green”. Il leghista è stato poi espulso su richiesta della presidente della seduta. Cosa che non ha scalfito Ciocca, che in una nota ha ribadito la sua contrarietà:

Un cartellino rosso e un fischietto per ribadire l’opposizione a regole europee che strozzano famiglie e imprese. Sul tema case e l’obbligo di ristrutturarle a spese dei cittadini, l’Europa non si ferma e cerca la complicità degli Stati membri con un progetto insostenibile e inattuabile per ottenere ancora maggiori sanzioni che arricchiscano il carrozzone europeo. La Lega al Governo non sarà mai il braccio armato di Ursula von der Leyen. Non saremo mai complici di chi vuole uccidere le nostre produzioni e mettere in ginocchio i nostri allevamenti a vantaggio di insetti, carne sintetica e prodotti importati da Paesi terzi.

Le elezioni di giugno quindi sono un passo importante per completare il progetto di rinnovamento delle istituzioni europee:

Dobbiamo mandare a casa questa maggioranza e le urne dell’8 e 9 giugno saranno un’occasione storica per non farci più strozzare da provvedimenti folli.