Manuel Poggiali è stato un grande pilota, uno di talento, che si è avvicinato al mondo della moto già da ragazzino. Mattone dopo mattone, gara dopo gara, ha costruito tutta la sua carriera fino ad arrivare all’apice. Il successo più importante però, probabilmente, lo ha raggiunto adesso che non è più lui a correre in prima persona. Un coach per i più giovani, un esperto al fianco dei piloti: colonna portante del Team Gresini, in questa stagione ha ufficializzato la collaborazione anche con Ducati. Per commentare la nuova stagione di MotoGP e l’avvio di Bagnaia, Poggiali è intervenuto a Tag24.

MotoGP, Poggiali a Tag24

La nuova stagione di MotoGP riparte da dove si era conclusa la precedente. Pecco Bagnaia è ancora l’uomo da battere e tutti gli avversari sono già costretti a rincorrere. Nelle prove di venerdì, in Qatar, il campione del mondo sembrava avere qualche difficoltà, ma poi in gara è uscito fuori e ha ripreso il comando, senza possibilità di appello per gli altri. Il Mondiale però sarà avvincente: Martin ha affilato le unghie e vuole migliorare ancora, ma non sarà l’unico a lottare per il titolo. Occhi puntati soprattutto su Marquez che in Ducati può dire la sua, ma attenzione anche a Bastianini e a Bezzecchi e Di Giannantonio, partiti leggermente indietro ma comunque competitivi. Per commentare la nuova stagione di MotoGP e l’avvio di Bagnaia, Poggiali, ex pilota e coach Ducati, è intervenuto a Tag24.

La nuova stagione di MotoGP riparte dalla certezza Pecco Bagnaia che nelle prove libere di venerdì sembrava avere qualche problemino e invece vince subito al primo Gran Premio. È sempre l’uomo da battere?

“In ogni weekend deve esserci necessariamente un certo tipo di gestione, anche perché non abbiamo a disposizione gomme infinite e preferiamo fare una verifica del turno da sacrificare. Spesso e volentieri è quello di FP1 poiché è quello che incide di meno. In FP2 siamo rimasti sorpresi dalla pioggia, che non ha consentito a nessuno di dare il massimo. È stato un venerdì anomalo e inutile da un certo punto di vista. Poi da sabato siamo tornati competitivi e abbiamo lavorato sodo, analizzando ciò che c’era da migliorare e da quel momento il percorso è cresciuto”.

Quindi vi aspettavate da subito il comando?

“In Sprint sia con Pecco che con Enea abbiamo pagato la partenza che non è stata delle migliori. Poi in gara domenica entrambi sono partiti bene e Bagnaia, al primo giro, è stato mostruoso. È lì che ha vinto la gara e i 21 giri successivi sono stati semplicemente una spinta, in cui ha alzato costantemente il ritmo, ma per la concorrenza era davvero difficile. Con Bastianini abbiamo faticato un po’ di più, soprattutto nelle prime fasi di gara, ma poi il ritmo era buono. Purtroppo ha perso terreno e posizioni all’inizio e recuperare non è stato del tutto semplice”.

A proposito di Bastianini, che tipo di stagione ti aspetti?

“Mi aspetto sinceramente una stagione di livello perché Enea è assolutamente un top riders. Credo che per quel che è emerso in Qatar, dobbiamo ancora migliorare qualcosa, ma ribadisco che a Bastianini non manca assolutamente nulla per poter competere ogni sabato e ogni domenica per il podio”.

Il pericolo numero uno per Pecco resta Martin oppure ti aspetti l’inserimento di qualcun altro, eventualmente anche di qualche outsider?

“La stagione è appena cominciata e in Qatar ho assistito a una gara in cui sono emersi tanti valori. Ci sono almeno cinque o sei piloti che hanno già dimostrato di poter essere molto molto competitivi. Tutti cercheranno di affrontare al massimo ogni gara, sia quella corta che quella lunga, puntando al podio. Martin è sicuramente uno di questi, ma non è il solo. C’è Binder, c’è Marc Marquez, ma io ci metto anche Pedro Acosta che si inserirà tra qualche gara”.

Un giovane su cui puntare?

“Per lui è una stagione particolare, senza pressioni, in cui dovrà imparare tante cose. In Qatar è calato molto quando è calata la gomma, ma dovrà imparare a gestire le difficoltà e una situazione che ancora non conosce a pieno. Il gap è cresciuto ulteriormente, ma lui è un pilota interessante che ha già mostrato di avere enormi qualità. Mi aspetto che sarà competitivo da qui alla fine della stagione. Poi in corsa ci metto anche Bastianini oltre ad Alex Marquez, che ha fatto una bellissima gara”.

Immagino che ti aspetti molto di più anche da Bezzecchi?

“Assolutamente sì. Tra i piloti Ducati è probabilmente quello che ha incontrato maggiori difficoltà, mentre Di Giannantonio è partito bene ed è reduce da un inverno molto positivo. Ha fatto molto bene sabato ed è stato sfortunato per la caduta che sicuramente, in piccola parte ha comunque influito. Non si può dire certo che non fosse competitivo. Bezzecchi invece per ora ha mancato l’appello e da lui ci si aspetta tanto. Sta attraversando un momento complicato e viene da un inverno non facile. Deve ancora prendere confidenza con la moto e lavorare su quelle che sono le criticità. Lo staff gli deve stare accanto per permettere a Marco di fare Marco”.