Ore drammatiche al carcere di Sanremo, dove gli agenti della polizia penitenziaria hanno sventato un tentato suicidio. Pare, infatti, che un detenuto volesse togliersi la vita lanciandosi dal tetto della casa circondariale.

Sanremo, sventato il tentato suicidio di un detenuto

Un nuovo, tragico, caso che acuisce ancora di più il difficile clima all’interno delle carceri italiane. Ieri pomeriggio, 11 marzo, a Saremo, un detenuto ha cercato di togliersi la vita lanciandosi dal tetto del carcere. Il pronto intervento della polizia penitenziaria ha sventato la potenziale tragedia.

Il tentato suicidio, però, non fa altro che allungare la lunga lista di morti e disordini che il Sappe denuncia da tempo. Così, Vincenzo Tristaino, segretario regionale Sappe della Liguria, ha comunicato l’episodio nella casa circondariale ligure:

Si sono vissute ore di follia all’interno del carcere di Sanremo. Oramai non si conoscono più le parole per definire lo sbando a cui sono destinati i poliziotti penitenziari di Valle Armea. Ieri, nel primo pomeriggio, un detenuto per problemi ancora da chiarire e per protesta è salito sul tetto esprimendo la volontà di suicidarsi. Altro episodio un detenuto, non nuovo a continua aggressione, si è reso nuovamente responsabile di un’altra aggressione nei confronti di un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria. Ma è solo grazie al sacrificio del personale di Polizia che si è evitato il peggio

Una situazione sempre più insostenibile, sia per gli agenti di polizia che per i detenuti, ammassati in carceri sovraffollate, spesso con poco personale a disposizione. Secondo Tristaino:

Tutte queste situazioni di tensione e violenze sono inaccettabili. Non sono più differibili provvedimenti risolutivi come l’allontanamento dei ristretti protagonisti delle varie violenze.

Violenze, disordini, aggressioni e l’elenco si allunga ancora di episodi a cui la polizia penitenziaria non riesce più a far fronte. Si è, perciò, creato un clima di assoluto caos, dove i boss continuano a gestire i loro traffici anche da dentro una cella, detenuti tentano il suicidio e altri ancora aggrediscono il personale della struttura.

Queste le parole di Donato Capece, Segretario generale del Sappe:

Non passa giorno che non si verificano aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria che presta servizio in Liguria: e siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno