Prima di intraprendere un viaggio internazionale, è sempre prudente informarsi sulla validità della tessera sanitaria per comprendere quali spese sanitarie copra al di fuori dei confini italiani, i tipi di infortuni o incidenti inclusi nella copertura e se essa è valida anche in Paesi extraeuropei.
Cosa copre la Tessera Sanitaria italiana all’estero?
Sul retro della Tessera Sanitaria Italiana si trova la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che permette di accedere alle prestazioni sanitarie statali in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo consente a chi si trova temporaneamente in uno dei Paesi europei di usufruire delle stesse prestazioni mediche con la stessa modalità di chi risiede in quel Paese. I cittadini europei possono accedere all’assistenza e alle cure necessarie in modo gratuito, con l’eccezione del pagamento del ticket, che rimane a carico dell’assistito.
La Tessera Sanitaria europea, simile alla situazione in Italia, copre tutte le prestazioni mediche pubbliche all’estero, compresi eventuali ricoveri in ospedale. Tuttavia, alcune cure mediche gratuite in Italia potrebbero non esserlo all’estero, pertanto è consigliabile informarsi prima di partire.
Vi sono alcune prestazioni mediche non coperte dalla Tessera Sanitaria italiana all’estero, come le cure programmate menzionate in precedenza, le prestazioni sanitarie in strutture private e il rimborso delle spese di ritorno in caso di infortunio o ricovero.
In quali Paesi è valida la Tessera sanitaria italiana?
La Tessera Sanitaria europea è valida in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e, inoltre, in Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein. In caso di necessità di prestazioni sanitarie all’estero, esibendo la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), si ha diritto a ricevere le cure necessarie. L’assistenza è principalmente erogata in forma diretta, garantendo prestazioni mediche gratuite, eccetto il costo del ticket, corrispondente al 20% di ogni prestazione, non rimborsabile.
In Francia e Svizzera, dove il sistema è basato sull’assistenza indiretta, il pagamento delle prestazioni mediche può essere richiesto. In tal caso, il rimborso (tranne il ticket) può essere richiesto sul posto all’istituzione competente o al rientro in Italia presso l’ASL, presentando tutta la documentazione sanitaria e le relative ricevute. Tuttavia, la Tessera Sanitaria europea non è utilizzabile all’estero per cure altamente specializzate (cure programmate), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva dell’ASL.
Tessera Sanitaria all’Estero: Differenze per i Paesi Extraeuropei
Se la destinazione del viaggio è un Paese al di fuori dell’Unione Europea, la situazione cambia. La prima cosa da verificare è se il Paese di destinazione ha stipulato una convenzione sanitaria con l’Italia. In assenza di una convenzione, tutte le spese mediche sono a carico dell’assistito. Pertanto, prima della partenza, alcune persone optano per stipulare una polizza assicurativa per coprire eventuali spese mediche.
Per chi si reca al di fuori dell’Europa per lavoro, spesso è il datore di lavoro a stipulare un’assicurazione sanitaria. Gli studenti che viaggiano all’estero per motivi di studio vedono l’assicurazione organizzata dall’ente che gestisce la vacanza studio.
I Paesi extraeuropei che hanno convenzioni bilaterali con l’Italia in ambito sanitario includono Australia, Brasile, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco – Montecarlo, Macedonia, Repubblica di San Marino, Argentina, Capo Verde, Città del Vaticano e Tunisia. Tuttavia, in alcuni di questi Paesi, l’assistenza medica gratuita è riservata solo a specifiche categorie, come pensionati, lavoratori, studenti o categorie protette. Prima della partenza, è consigliabile contattare la propria ASL per ottenere tutte le informazioni necessarie e viaggiare in tutta tranquillità.