Certo che gli influencer sono davvero incorreggibili. Nonostante la stretta dell’AGCOM e tutte le inchieste giornalistiche sulle loro sponsorizzazioni- caso Ferragni docet- continuano a tenere sui social comportamenti contrari alle regole.
La legge è chiara sui prodotti del tabacco: vieta ogni forma di pubblicità delle sigarette, comprese quelle elettroniche e i riscaldatori di tabacco. Eppure molti influencer li stanno promuovendo su Instagram. E’ facile sul social di Meta imbattersi in video che mostrano, senza pudore, il dispositivo utilizzato per fumare, celando la funzione.
Sul sito del Ministero della Salute si legge:
La normativa vigente in materia è costituita dalla Legge 52 del 22 febbraio 1983, di conversione in legge del Decreto 4 del 10 gennaio 1983. Questo decreto, all’art. 8, sostituisce così l’articolo unico della Legge 165 del 10 aprile 1962: “la propaganda pubblicitaria di qualsiasi prodotto da fumo, nazionale o estero è vietata”, senza fare distinzioni tra pubblicità diretta e indiretta.
Pulze è uno dei marchi pubblicizzati da alcuni content creator sui propri profili: informazioni volutamente poco chiare su cosa sia il dispositivo, a cosa serva e soprattutto sui rischi per la salute. TAG24 ha scoperto video e foto di persone con tantissimi follower che presentano il device come un accessorio per rilassarsi e da utilizzare in vari momenti della giornata.
Messaggi ingannevoli che vengono dati in pasto anche ai minorenni. Per questo con l’articolo di oggi 12 marzo 2024 TAG24 dà il via a un’inchiesta sull’argomento.
Influencer sponsorizzano i dispositivi per scaldare il tabacco: la legge lo vieta
I riscaldatori di tabacco sono vietati ai minori di 18 anni. Sui siti dei vari brand è richiesta, infatti, la data di nascita, facilmente eludibile perché richiede solo l’anno e non la carta d’identità. Inoltre contengono nicotina, come riportato sempre sui portali:
Questo prodotto non è privo di rischi e il suo utilizzo fornisce nicotina che crea dipendenza.
Nonostante la normativa pubblicata sul sito del Ministero della Salute parli chiaro, gli influencer- in barba anche ad ogni remora verso i più giovani- pubblicizzano con nonchalance i dispositivi per fumare tabacco riscaldato.
Uno degli ultimi, in ordine di apparizione, è Eugenio Colombo, famoso dj, più noto per aver partecipato come tronista al programma Mediaset “Uomini e Donne”. Amatissimo dalle donne e dai ragazzi, vanta 564mila follower.
Il post pubblicato su Instagram, ieri 11 marzo 2024, recita così:
In ogni momento della giornata il dispositivo Pulze sempre con me…
Almeno la scritta ‘Adv’ – richiesta per le pubblicità- c’è. Peccato che, se da una parte Eugenio rispetti la regola, dall’altra viola il “decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, che recepisce la Direttiva 2014/40/UE e disciplina la presentazione dei prodotti del tabacco”.
Forse aggiungere la dicitura “18+ Prodotto contenente nicotina, destinato esclusivamente a consumatori maggiorenni”, per l’ex tronista, equivale a poter sponsorizzare il device. Ignoranza della materia? Furbizia? Qualunque sia il motivo, questo tipo di pubblicità è vietata per legge.
Lo ha ribadito a TAG24 l’avvocato Jacopo Ierussi, presidente di Assoinfluencer, l’associazione italiana che tutela i diritti degli influencer. L’esperto è sicuro:
“Tutti i prodotti a base di tabacco, comprese le sigarette elettroniche, non possono essere sponsorizzate. Le normative sui divieti di pubblicità del fumo sono ormai una certezza. Ci sono una serie di trend che non vengono considerati positivamente nella Content Creator Economy e sono a rischio: pornografia, alcol, tabagismo, armi da fuoco. Hanno un impatto negativo sul creator e sulla sua vendibilità sul mercato. Se gli influencer fanno pubblicità di questo tipo, sbagliano”.
Alla domanda se sia vietato fare pubblicità anche ai dispositivi per scaldare il tabacco, Ierussi è categorico.
“La legge parla di tutti i prodotti a base di tabacco e aderenti all’ambito del tabagismo. Questi dispositivi scaldano il tabacco: servono a fumare, quindi la pubblicità è vietata”.
Ecco gli influencer che sponsorizzano i device per fumare
Eugenio Colombo non è l’unico, la lista di persone che hanno sposato il brand Pulze è lunga. Luca Onestini, a dicembre 2023, invita in modo subdolo i suoi 1,3 milioni di “seguaci” a regalare per Natale un’edizione limitata del dispositivo, partecipando all’evento organizzato dal marchio.
L’ex tronista e habitué dei reality show mostra in primo piano il riscaldatore di tabacco. Anche lui pensa che con l’hashtag ‘Adv’ sia tutto permesso?
L’ex concorrente del Grande Fratello Guendalina Canessa, a gennaio 2024, pubblica un video in cui il dispositivo Pulze è protagonista della sua giornata: a casa e fuori lo tiene sempre tra le mani.
Anche nel post che accompagna il video compare la parola ‘accessorio’.
Ci teniamo a sottolineare che questo dispositivo non è un accessorio come un altro. Contrariamente a quello che vogliono far credere: non è un fermacapelli, un foulard, una cintura. Si tratta di un riscaldatore di tabacco che contiene nicotina e non è privo di rischi per la salute.
Qualcuno, a commento del video, prova a farglielo presente, sottolineando che “sponsorizzare una cosa che comunque nuoce alla salute non è corretto”. Ma lei risponde:
“Sai io fumavo tante sigarette!! E questa mi ha aiutato ad abolire le sigarette normali”.
Tanti i commenti di persone che vogliono provare a fumare, fidandosi del suo messaggio.
E’ diventata ormai un’influencer anche Gabriela Chieffo, che con il fidanzato Giuseppe Ferrara ha partecipato all’edizione 2023 del programma Mediaset Temptation Island. Per lei “la giornata inizia sempre con Pulze”.
Anche in questo caso più di un utente le fa notare che non si possono pubblicizzare ‘certe cose’: “lo scopo sarebbe quello di fare si che le persone inizino a fumare o passino da una dipendenza all’altra? Bè ottimo lavoro!”
Ma a rispondere al commento, guarda caso, è un profilo che interviene in tutte le discussioni del genere sui post sponsorizzati. La frase è sempre la stessa:
“Io ho smesso di fumare le sigarette normali grazie ai dispositivi di tabacco scaldato che sono meno nocivi, personalmente uso Pulze e mi ci trovo benissimo oltre a non aver più voglia di fumare sigarette normali”.
Differenza tra sigaretta elettronica e riscaldatori di tabacco, il parere del titolare di un negozio specializzato
Il sito di Pulze tiene a spiegare che il suo dispositivo è “l’alternativa alla sigaretta tradizionale e alla sigaretta elettronica”. Non è facile districarsi nel mondo delle e-cig: qual è la differenza tra sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco?
TAG24 l’ha chiesto al titolare di un negozio specializzato di Roma.
“La differenza è che riscaldatori contengono tabacco, mentre le sigarette elettroniche no. Nel riscaldatore di tabacco, per ionizzare quello che è un corpo solido, vengono prodotte alcune sostanze cancerogene che sono minori rispetto alle sigarette tradizionali, ma comunque sono presenti. In una scala da 1 a 10, la sigaretta fa male 10, i riscaldatori fanno male 4 o 5. Mentre la sigaretta elettronica è a 1″, spiega.
“I riscaldatori di tabacco sono più vicini alle sigarette tradizionali che a quelle elettroniche. Per smettere di fumare non sono assolutamente consigliate. Possono essere usate per avere un minore impatto però né in termini economici, né in termini di salute si hanno benefici così importanti. La sigaretta elettronica è proprio un’altra cosa, perché non c’è tabacco”.