Per determinare l’importo dell’assegno previdenziale una volta raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia, anticipata o anzianità, è essenziale considerare non solo l’età anagrafica del lavoratore e gli anni di contribuzione, ma anche il montante contributivo. Quest’ultimo rappresenta la somma complessiva dei contributi versati nel corso della carriera lavorativa, adeguati al momento della liquidazione della pensione.
Questo parametro è di cruciale importanza nel calcolo delle pensioni all’interno del sistema contributivo, poiché rappresenta il capitale accumulato dal lavoratore per gli anni di servizio ai fini pensionistici.
Come si calcola la pensione avendo il montante contributivo?
Dopo l’entrata in vigore della Riforma delle Pensioni Fornero, a partire dal 1° gennaio 2012, il sistema di calcolo contributivo si applica anche a coloro che, nel 1995, avevano già accumulato almeno 18 anni di contributi. Questa normativa riguarda le anzianità contributive acquisite dopo il 31 dicembre 2011.
Per calcolare il montante individuale contributivo, è necessario prendere in considerazione diversi parametri:
- La base imponibile annua, che corrisponde ai periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto e da ricongiunzione di ciascun anno.
- La rivalutazione della base imponibile annua in base al tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del PIL calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente.
La rivalutazione del montante contributivo deve essere eseguita al 31 dicembre di ogni anno, ad eccezione dell’ultimo anno lavorato, con effetto sulle pensioni a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo. L’ultimo anno di contribuzione non subisce rivalutazione.
Per esempio, se un lavoratore ha un montante contributivo di 200.000 euro e il coefficiente di rivalutazione è dello 0,9758%, la pensione sarà calcolata come segue: 200.000 × 0,9758% = 1.951 euro.
Questo montante contributivo viene poi utilizzato per calcolare l’importo dell’assegno previdenziale, moltiplicando il montante contributivo complessivo per il coefficiente di trasformazione correlato all’età anagrafica del pensionato. Successivamente, dividendolo per ottenere l’importo della pensione lorda annua, che verrà poi suddiviso in 13 mensilità per ottenere l’importo mensile della pensione lorda.