Chi era Don Luigi Orione e che cosa ha fatto? Oggi in molti lo conoscono in quanto è stato il fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza, istituto religioso maschile di diritto pontificio i cui membri sono chiamati “orionini”. Il presbitero italiano, originario della provincia di Alessandria, è stato beatificato nel 1980, mentre nel 2004 è stato proclamato Santo.
Chi era Don Orione: la biografia
Nato nel 1872 a Pontecurone, piccola località in provincia di Alessandria, il 23 giugno, Luigi Orione è stato un importante personaggio religioso. È deceduto a Sanremo il 12 marzo del 1940. Sia nello scorso secolo, sia in questi anni è stato e continua ad essere un punto di riferimento per la comunità cattolica.
Luigi era figlio di papà Vittorio, che di lavoro faceva il selciatore di strade, e di mamma Carolina, una contadina analfabeta. Da giovane entrò a far parte del gruppo religioso dei francescani di Voghera. Circa un anno dopo però fu costretto a lasciarlo a causa di una grave malattia che lo colpì.
Successivamente si trasferì a Torino dove rimase per tre anni. Qui venne notato da Giovanni Bosco, che lo prese con sé e seguì il suo percorso di crescita spirituale, facendogli da maestro e da consigliere.
Nel 1889 Luigi Orione entrò in seminario a Tortona, dove gli fu affidato il ruolo di custode del Duomo. Qualche anno dopo iniziò l’apostolato e, a seguire, aprì su propria iniziativa un collegio per giovani ragazzi maschi che volevano studiare ma avevano problemi economici.
Nell’aprile del 1895 diventò sacerdote. Quattro anni dopo, insieme ad alcuni colleghi e compagni, diede vita alla Piccola opera della Divina Provvidenza, motivo per il quale oggi è ricordato.
Nel corso della sua vita, il presbitero italiano si dedicò ai più deboli e ai più bisognosi. Ad esempio, si occupò della cura dei bambini orfani e delle ragazze e dei ragazzi che avevano perso tutto con i terremoti che colpirono il Centro e il Sud Italia in quegli anni.
Nel 1915 Luigi Orione, noto come Don Orione, diede vita inoltre alla Congregazione delle piccole suore missionarie della carità.
La morte e il culto del Santo
Il sacerdote visse le tragedie e le devastazioni portate dalla Prima guerra mondiale. Fu proprio in questi anni che cominciò la vera fase di espansione della sua opera. Luigi Orione diede vita, grazie anche all’aiuto dei suoi discepoli, a collegi e ad attività esistenziali in Italia e nel mondo.
Morì all’età di 67 anni a Sanremo. Era il 12 marzo 1940. Esattamente 40 anni dopo, Papa Giovanni Paolo II lo beatificò. La proclamazione a Santo avvenne ad opera dello stesso Pontefice nel 2004.
La memoria liturgica di Luigi Orione si celebra ogni anno il 12 marzo, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. Il fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza viene ricordato per la sua importante opera religiosa compiuta in vita.
Al Santo sono dedicate diverse chiese parrocchiali e alcuni istituti religiosi presenti nel nostro Paese.
Gli scritti
Il fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza, mentre era in vita, è stato autore di numerosi scritti. Non ne ha mai però pubblicato nemmeno uno, per motivi a noi al momento sconosciuti.
Dopo la sua scomparsa, studiosi e religiosi raccolsero le sue lettere, i suoi appunti e le sue preziose testimonianze. Misero tutto quanto insieme e decisero di pubblicare delle raccolte. Proprio da tali testi emergono il pensiero e il modo di vivere di Don Luigi Orione.
Vi riportiamo un paio di titoli, pubblicati dopo la sua morte. “Nel nome della Divina Provvidenza”, del 1995. “Ho aperto le braccia e il cuore”, uscito nel 2001. E infine “Meditazioni sul Vangelo. Dagli scritti e dalla parola”, testo pubblicato nel 2004.