Dal primo gennaio 2025, le cartelle dell’Agenzia delle entrate-riscossione che non sono state recuperate entro cinque anni saranno automaticamente discaricate. Queste sono le anticipazioni all’interno della bozza del decreto legislativo sul riordino del sistema di riscossione.
Ne ha discusso oggi, 11 marzo 2024, il Consiglio dei Ministri. A partire dal prossimo anno, le cartelle di pagamento arriveranno in notifica al creditore entro 9 mesi dall’assegnazione e, in più, l’Agenzia delle entrate avrà la possibilità di riferire la cancellazione anticipata delle quote in casi specifici, come la chiusura del fallimento del debitore o l’assenza di beni aggredibili.
Fisco, decreto approvato in Cdm: contribuenti in difficoltà con rateizzazione più flessibile
Tra i vari piani, non manca il programma per una rateizzazione più flessibile. Si passa dalle 72 a 120 rate mensili massime. Sarà possibile per i contribuenti che si trovano evidentemente in difficoltà.
Ci saranno rate e da 84 a 108 euro mensili per somme pari o totali di 120 mila euro, a seconda dell’anno in cui viene avviata la richiesta.
Per un importo che supera i 120 mila euro, si possono richiedere fino a 120 rate mensili. Chi, con necessaria documentazione, dimostrerà di avere difficoltà finanziaria, potrà estendere ancora di più il numero di rate, fino ad arrivare un massimo di 108 mensili a partire dal 2029.
Una commissione per le cartelle non riscosse
Sempre secondo la bozza del decreto, verrà creata una commissione apposita per poter fare fronte al problema delle cartelle non riscosse.
Avrà il compito di analizzare il magazzino di cartelle, per poi presentare tutto al Ministro dell’Economia, inserendo eventuali soluzioni con scadenze particolari: il 31 dicembre del 2025 per i carichi attivi dal 2000 al 2010, il 31 dicembre 2027 per quelli che sono stati affidati dal 2011 al 2017 e il 31 dicembre 2031 per quelli che vanno dal 2028 al 2024.
Aggiornati sulle attestazioni fiscali per i pagamenti effettuati nel 2023.