Manifestazioni considerate incoerenti quelle che hanno animato le piazze lo scorso 8 marzo in occasione della Festa delle Donne. Manca poi il ricordo delle donne israeliane che hanno subito violenze lo scorso 7 ottobre 2023 durante l’attacco di Hamas ad Israele, lo denuncia Billy Regard – esponente della Comunità ebraica romana in un’intervista concessa all’inviato di Tag24.it Thomas Cardinali.

Regard: “L’8 Marzo dimenticate le donne israeliane”

Billy Regard della Comunità Ebraica di Roma ha partecipato alla presentazione del libro “Erich Priebke – Ricordi di un processo alla storia” in Campidoglio. A Tag24 ha commentato le parole di Massimo Ceccherini sugli ebrei e quanto accaduto l’8 marzo scorso con le donne israeliane dimenticate nelle manifestazioni.

Si tratta di un libro che tiene l’attenzione alta l’attenzione del passato mantenendo uno sguardo analitico del presente…

Penso che questo che è stato fatto è un lavoro fondamentale per le nuove generazioni. I giovani hanno bisogno del ricordo e del racconto storico: la giustizia che si fa storia, la storia che si fa memoria, la memoria che si trasforma in conoscenza e coscienza. Questo è fondamentale e dobbiamo attualizzare il concetto di memoria: fondamentale non mistificare la storia.

Stanotte ha trionfato agli Oscar un film che Steven Spielberg ha definito il più bello di ‘Schindler’s List’: quanto è importante il cinema?

Abbiamo bisogno in questi tempi di avvicinare le informazioni alle persone, tutto quello che può essere fatto sulla strada della memoria, del racconto per trasmettere le informazioni alle persone è una cosa buona. Tutto quello che viene fatto va fatto in maniera responsabile: ricerca e approfondimento.”

Quanto hanno ferito la comunità le parole di Ceccherini?

Sono dichiarazioni incommentabili e ricche di stereotipi mai passati, tutto risorge da questo punto di vista. La società deve cercare di arginare tutto questo.

C’è una censura nei confronti di Israele? Pensiamo all’Eurovisione e l’assenza di alcune manifestazioni…

Si va verso un’informazione manipolata che non sta dando verità. Qui si parla di ‘genocidio’, sono cose che non vanno raccontate in questo modo: il lavoro deve essere a tappeto sui giovani o rischiamo di perdere questa battaglia.”

Molti sono scesi in piazza nel giorno della Festa delle donne con bandiere pro Palestina ma non ricordando le donne stuprate da Hamas…

Questa è una grandissima ipocrisia, vanno ricordate tutte le donne: si dimenticano di persone stuprate ed uccise. E’ ipocrisia e si trasforma in antisemitismo: è grave e va affrontato.