Quando scatta la prescrizione del mutuo? Non tutti i mutuatari sono a conoscenza del fatto che il mutuo si prescrive: ecco in quali casi scatta la prescrizione mutuo.

Ci sottoscrive un contratto di mutuo riceve dalla banca mutuante un certo ammontare di denaro, che deve essere restituito secondo le scadenze fissate dal piano di ammortamento. Oltre alla quota capitale, il mutuatario deve rimborsare anche gli interessi maturati per tutta la durata del contratto di mutuo. Trattandosi di un debito, la normativa vigente prevede che lo stesso sia soggetto al termine prescrizionale.

Il contratto di mutuo cade in prescrizione quando non avviene il pagamento rateale ed il creditore non esige l’adempimento entro un determinato periodo di tempo previsto dalla normativa vigente. Tutti i crediti sono soggetti al termine prescrizionale.

Scopriamo in questa guida quando scatta la prescrizione del contratto di mutuo. Facciamo chiarezza in merito.

Prescrizione mutuo: quando scatta?

Nel diritto l’istituto della prescrizione riveste un ruolo rilevante: si parla di prescrizione quando viene meno un diritto a causa del decorso di un determinato arco di tempo. Sottoscrivere un contratto di mutuo implica che il soggetto mutuatario provveda a rimborsare le rate del mutuo secondo un determinato arco di tempo fissato dal contratto. Dal momento che si tratta di un debito, la normativa vigente prevede che anche i contratti di mutuo ed i prestiti erogati dagli istituti bancari siano soggetti alla disciplina della prescrizione ordinaria.

La normativa prevede che il termine prescrizionale inizi a decorrere dal momento in cui il mutuatario non abbia pagato le rate del mutuo. Sulla prescrizione del mutuo è bene chiarire che ci sono degli errori comuni molto ricorrenti: la prescrizione scatta a partire dalla sottoscrizione del contratto e viene considerata indipendentemente per ogni rata.

Il pagamento rateale è una modalità di pagamento che consente di agevolare il soggetto mutuatario nel rimborso della quota capitale e di quella relativa agli interessi maturati. Il soggetto mutuatario vanta un unico debito che corrisponde alla sommatoria di tutte le mensilità dovute.

Il termine prescrizionale scatta a decorrere dalla scadenza dell’ultima rata e concerne sempre l’intera somma di denaro ricevuta in prestito. Nella prassi, il mancato adempimento di una rata del mutuo legittima la banca mutuante a sollecitare il regolare adempimento e, in determinate casistiche, a chiedere l’immediato rimborsato dell’intera somma.

Prescrizione mutuo: quando la banca mutuante non può pretendere il pagamento della rata?

Nel caso in cui siano trascorsi almeno dieci anni dalla scadenza dell’ultima rata del contratto di mutuo, l’istituto bancario non può più esigere il pagamento dal mutuatario. Il termine prescrizionale può essere interrotto dalle richieste di pagamento inviate dall’istituto bancario a mezzo di raccomandata o di PEC e gli atti giudiziari per procedere al recupero del credito.

Interrompono la prescrizione del mutuo anche la richiesta di una proroga da parte del mutuatario, che si trovi in una condizione di difficoltà economica tale da non poter essere in grado di far fronte al pagamento regolare delle rate.  Una volta intervenuta l’interruzione del termine prescrizionale, la prescrizione si annulla e rinizia a decorrere. Nella prassi è raro che scatti la prescrizione del mutuo, mentre è assai più frequente la prescrizione dei contratti di prestito.

Prescrizione mutuo: quali contratti si prescrivono nel 2024?

Nel 2024 scatta la prescrizione dei contratti di mutuo sottoscritti nel 2014, a patto che non siano sopraggiunte interruzioni. I mutuatari che pagano l’ultima rata nel 2024 non devono attendere il termine prescrizionale prima dell’anno 2034.

In quali casi si interrompe la prescrizione mutuo?

La prescrizione del contratto di mutuo può essere interrotta dal soggetto mutuatario, che può richiedere una proroga del pagamento nel caso in cui si trovi in una condizione di difficoltà economica. La prescrizione si interrompe quando si presentano ingiunzioni e solleciti bonari.