Un pensionato può lavorare con contratto a chiamata? Cosa dice la normativa vigente? Scopriamo come funziona e quante ore può lavorare a settimana.
Con quale contratto è possibile inquadrare il titolare di un assegno previdenziale Inps? È possibile assumere un pensionato come lavoratore dipendente, autonomo, a collaborazione o a chiamata? La normativa vigente prevede che un pensionato possa continuare a lavorare e possa essere assunto con qualsiasi tipologia di contratto.
Pertanto, è possibile che un pensionato continui a lavorare in autonomia, possa essere inquadrato con il contratto di collaborazione e possa essere assunto come dipendente. Ci sono dei tasks che potrebbero essere assegnati al pensionato e che potrebbero essere troppo difficili da eseguire. Il pensionato che venga assunto per espletare mansioni a rischio dovrebbe sottoporsi ad una visita medica per controllare il suo stato di salute. Tutti i lavoratori che svolgono lavori gravosi devono essere sottoposti ai periodi controlli sanitari.
La normativa vigente non prevede un’età massima oltre la quale il titolare dell’assegno previdenziale Inps non possa lavorare. Quale è il migliore inquadramento contrattuale per il pensionato che vuole continuare a lavorare? Non c’è una tipologia contrattuale migliore in assoluto, ma ci sono differenti tipologie di contratto che possono essere sottoscritte e che meglio si adattano alle esigenze di un titolare di assegno pensionistico. Il contratto a chiamata consente al datore di lavoro di assumere lavoratori under 24 e anche pensionati.
Scopriamo in questa guida come funziona, quante ore può lavorare a settimana, quali sono i contributi previsti nel caso in cui un pensionato possa lavorare con contratto a chiamata.
Un pensionato può lavorare con contratto a chiamata?
La normativa vigente non vieta che il pensionato possa continuare a lavorare con qualsiasi tipologia di contratto. Il titolare di un assegno pensionistico Inps potrà lavorare ed essere assunto con contratto di lavoro indeterminato, determinato, a chiamata, a collaborazione, a prestazione e occasionale. Non esiste una tipologia contrattuale per i pensionati migliore in assoluto, ma ci sono differenti rapporti contrattuali che meglio si adattano ai bisogni del titolare di un assegno pensionistico.
La legge italiana non impedisce a chi sia in pensione di continuare a lavorare: spesso i pensionati che hanno un assegno pensionistico basso sono quelli che hanno voglia di rimmersi in gioco e di continuare a tenersi occupati per vivere decorosamente. Il pensionato che voglia continuare a lavorare può essere inquadrato con differenti tipologie contrattuali: a tempo indeterminato, a tempo determinato, a collaborazione, occasionale, intermittente o a chiamata. Il contratto di lavoro a chiamata o intermittente prevede che solamente gli studenti, gli over 55 ed i pensionati possano essere inquadrati con questa tipologia di contratto.
Contratto di lavoro a chiamata: come funziona e quante ore può lavorare a settimana il pensionato?
Il contratto di lavoro a chiamata prevede che il lavoratore si renda disponibile per espletare un’attività lavorativa in base alle reali necessità del datore di lavoro. Questa tipologia contrattuale è piuttosto diffusa in determinati comparti: settore della ristorazione, settore turistico e dello spettacolo dove la quantità di lavoratori varia a seconda del fattore stagionale.
Si pensi ad esempio ad un hotel o ad uno stabilimento balneare che abbia necessità di più forza lavoro durante la stagione estiva. In questi casi, verrà offerta la sottoscrizione di un contratto di lavoro a chiamata. Il pensionato assunto con contratto di lavoro a chiamata potrà essere chiamato a svolgere l’attività lavorativa durante la stagione estiva, nei weekend, durante le ferie e nei giorni festivi.
Come sancito dal Decreto Legislativo n.81 del 2015 un lavoratore a chiamata può lavorare fino ad un massimo di 400 giorni in 3 anni con lo stesso datore di lavoro. Questa regola non trova applicazione nel comparto turistico, nello spettacolo e nel settore della ristorazione. Il pensionato assunto ha diritto ai permessi ROL, alle ferie, al TFR ed alla tredicesima mensilità.