La NASpI rappresenta un beneficio economico mensile fornito ai lavoratori disoccupati.
È destinata a coloro che hanno perso involontariamente il loro impiego con un contratto subordinato, come nel caso di un licenziamento.
È importante notare che la NASpI non è erogata nel caso di dimissioni volontarie, a meno che non siano giustificate da particolari motivi, come le dimissioni per giusta causa. Successivamente, esamineremo dettagliatamente tutte le situazioni possibili.
L’importo massimo dell’indennità mensile di disoccupazione nel 2024 ammonta a 1.550,42 euro.
Quanto tempo si deve lavorare per avere la Naspi?
La NASpI viene erogata a coloro che soddisfano contemporaneamente i seguenti criteri:
- Stato di disoccupazione: È necessario trovarsi in uno stato di disoccupazione derivante dalla perdita involontaria del lavoro. Ciò implica la presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro e l’adesione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il Centro per l’Impiego. La presentazione della domanda NASpI costituisce anche il rilascio della DID. Pertanto, i richiedenti devono recarsi presso il Centro per l’Impiego entro 15 giorni dalla presentazione della domanda per stipulare un patto di servizio personalizzato.
- Contribuzione: È richiesto un periodo di almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Rientrano nei contributi utili quelli previdenziali, i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria e periodi di congedo parentale, l’esperienza lavorativa all’estero in Paesi comunitari o convenzionati, e gli eventuali periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli 8 anni, per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno solare. Periodi di lavoro nel settore agricolo possono essere cumulati a condizione che, nei 4 anni di riferimento o almeno nei 12 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, la contribuzione non agricola sia prevalente. Le regole di compatibilità tra la NASpI e le prestazioni occasionali di lavoro agricolo sono dettagliate nella Circolare n. 89 del 07-11-2023.
Quanto dura la Naspi?
La NASpI, un’indennità di disoccupazione, viene erogata mensilmente per un periodo massimo di 2 anni. La sua durata è determinata in base alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, con un limite massimo di 24 mesi.
Non vengono considerati i periodi contributivi che hanno già portato all’erogazione di prestazioni di disoccupazione, anche nel caso in cui tali prestazioni siano state ricevute anticipatamente in un’unica soluzione.
Per quanto riguarda l’inizio della prestazione, la NASpI è concessa al lavoratore dal giorno successivo all’ottavo giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro tale termine. In alternativa, può iniziare dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda se questa viene inviata successivamente all’ottavo giorno ma entro il termine massimo previsto dalla normativa vigente.
In caso di circostanze particolari, come maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale, mancato preavviso, licenziamento per giusta causa o contenzioso, si applicano criteri specifici. È importante considerare anche gli effetti sospensivi sugli eventi di malattia e maternità che possono verificarsi durante la percezione della NASpI. Per dettagli approfonditi, è consigliabile fare riferimento alla normativa di competenza.