Emma Stone, l’acclamata attrice vincitrice dell’Oscar come migliore attrice protagonista per “Povere Creature”, soffre di un disturbo d’ansia e attacchi di panico da quando è piccola.
Questo disturbo può rendere difficile per una persona affrontare situazioni sociali e interagire con gli altri. Lo ha superato? E se è sì, come ha fatto?
Emma Stone ha affrontato apertamente la sua lotta con questa condizione, parlandone anche in alcune interviste. Scopriamo i dettagli nell’articolo.
Di quale disturbo soffre Emma Stone
L’attrice americana Emma Stone, fresca vincitrice dell’Oscar per Povere Creature, ha spesso condiviso la sua esperienza nel superare l’ansia e gli attacchi di panico per aumentare la consapevolezza e il dialogo sulla salute mentale.
Durante un’intervista con lo psichiatra Dr. Harold Koplewicz del Child Mind Institute, di qualche anno fa, la Stone rivelò di aver affrontato momenti difficili legati all’ansia sin dall’infanzia.
Ricorda di aver sperimentato attacchi di panico così intensi da farle temere persino per la sua vita, al punto da isolarsi e avere difficoltà a frequentare la scuola e a socializzare con gli amici.
Riconoscendo la gravità della situazione, i genitori di Emma l’hanno supportata facendole fare terapia, un passo cruciale nel suo percorso di guarigione.
In passato, l’attrice non era consapevole di avere un disturbo d’ansia perché sua madre non glielo aveva mai detto. Solo in seguito ha appreso che ciò che stava vivendo aveva un nome, ma nessuno glielo aveva mai spiegato.
Non sapeva di essere affetta da ansia e attacchi di panico. Quando lo scopri si sentì sollevata all’idea che quel che provava aveva un nome e si poteva superare.
Per lei, recitare era una valvola di sfogo cruciale, tanto che è arrivata ad ammettere che, probabilmente, non sarebbe sopravvissuta se non si fosse trasferita a Los Angeles per studiare recitazione.
Probabilmente è anche per questo che è riuscita ad entrare così bene nei panni di Bella Baxter, una donna con il cervello di una bambina. Questa interpretazione, che le è valso l’Oscar, è stata talmente intensa che lei stessa ha detto “mi manca essere Bella”.
L’attrice ha dichiarato in alcune interviste, di aver amato la sfida di interpretare questo ruolo, poiché invidiava l’ingenuità infantile con cui il personaggio affronta il mondo. Nonostante le sue ansie infantili, il personaggio mantiene sempre una curiosità per le cose importanti senza essere influenzato dalle convenzioni sociali.
Emma Stone: “Se penso troppo, vado in preda all’ansia”
Ancora oggi, dunque, l’attrice se pensa troppo (e va in overthinking) viene presa dall’ansia. Emma non ha mai avuto timore di condividere apertamente la sua battaglia.
Racconta di come l’ansia fosse una costante nella sua vita fin dall’infanzia, causandole disagio e limitazioni quotidiane. Grazie al sostegno dei suoi genitori e alla consulenza di uno psicoterapeuta, ha scoperto il potere terapeutico della recitazione.
Unirsi a un gruppo teatrale scolastico ha cambiato la sua vita, permettendole di esprimersi e di superare le sue paure. Questo è stato il primo passo verso il successo e un miglioramento di questo disturbo.
Nonostante le sfide legate all’ansia, Emma Stone ha perseverato nella sua passione per la recitazione. Ha affrontato numerosi provini e lavori occasionali per sostenersi, finché non ha ottenuto il suo grande successo con film come “Superbad” nel 2007. Da allora, ha continuato a brillare sul grande schermo, ricevendo riconoscimenti per i suoi ruoli in film come “The Amazing Spider-Man” e “Birdman” e, infine, l’Oscar per Povere Creature.
In passato è stata legata sentimentalmente all’attore Andrew Garfield per quattro anni, prima di iniziare una relazione con McCary nel 2017. La coppia ha avuto la prima figlia, Louise Jean McCary, nel marzo del 2021.
Con questa forza di volontà, Emma Stone ha dimostrato che, con i giusti aiuti, (psicoterapia, teatro) tutto è possibile.