Come finisce “Dogman”? Spiegazione del finale del film thriller diretto dal celebre Luc Besson. Ecco tutti i dettagli da scoprire insieme per capire il significato profondo del messaggio che il regista ha voluto lasciare al pubblico con la sua pellicola.
Come finisce “Dogman”?
Tra i lavori più iconici del celebre regista francese Luc Besson, spicca un’opera recente che ha incuriosito il pubblico, soprattutto nella sua conclusione: come finisce “Dogman”? La pellicola uscita nel 2023 prodotta in Francia e distribuita nelle sale italiane da Lucky Red nell’ottobre dello stesso anno.
Il film racconta la storia di Doug – interpretato da un magistrale Caleb Landry Jones – un uomo paraplegico dal passato problematico che ha uno speciale rapporto con i cani, fondamentali per il superamento di alcuni traumi che hanno segnato drammaticamente la sua esistenza.
Nella scena finale del film si vede il protagonista che riesce ad evadere dalla prigione nella quale era rinchiuso grazie all’aiuto dei suoi fedeli e amatissimi cani, per finire esanime sull’asfalto. Il personaggio femminile, Evelyn, dopo l’ultimo incontro con Doug, viene inquadrata mentre guarda fuori dalla finestra di casa sua e scorge che qualcuno la osserva da fuori: è uno dei cani di Doug che veglia silenziosamente su di lei.
Spiegazione del finale di “Dogman”
“Dogman” è un film che nasconde in sé un messaggio profondo: l’amore per i cani ha salvato la vita del protagonista. Un balsamo per tutti gli episodi di violenza di cui è stato vittima per colpa del padre e del fratello.
Proprio grazie all’affetto e alla gioia regalati da questi animali Doug riesce a superare il suo passato pieno di abusi, affrontando il dolore insieme a loro. Un antieroe che vive ai margini della società, segnato da un integro e solidissimo senso di giustizia.
Luc Besson ha raccontato, in occasione del Festival del Cinema di Venezia 2023, dove il film è sttao presentato, che l’ispirazione per “Dogman” è arrivata dopo aver letto un articolo che raccontava la storia di una famiglia francese che aveva chiuso il figlio all’interno di una gabbia, quando aveva appena cinque anni. Da qui è nata questa profonda ed emozionante storia di sopravvivenza.
Recensione di “Dogman”
Tra flashbak e flashforward in “Dogman” la soglia di attenzione necessaria per seguire la pellicola dai toni pop e thriller di Luc Besson è altissima. Una storia toccante e speciale, dai toni cupi ma a volte quasi melensi, fa contorcere lo stomaco.
Il protagonista Douglas, interpretato da un magistrale Caleb Landry Jones, è un personaggio al limite del grottesco che nasconde un’acutissima fragilità dietro le stranezze e i lati più bizzarri che vanno a comporre il suo carattere. Un senso di giustizia profondo, l’amore senza limiti per i cani, la sensibilità davanti a certe tematiche è il mix perfetto che rende questo personaggio l’antieroe per eccellenza.