L’INPS effettuerà il pagamento delle pensioni di marzo 2024, considerando le recenti modifiche introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre 2023, numero 216.
Le novità di questo decreto legislativo, che ha avuto effetto già a partire da gennaio ma si rifletterà concretamente sui pagamenti di marzo, sono strettamente legate alla riduzione degli scaglioni di reddito da quattro a tre. Questa modifica non comporta un aumento generalizzato delle pensioni, ma piuttosto una serie di cambiamenti legati alle nuove aliquote fiscali.
Quanto aumenta la pensione a marzo 2024?
Come precedentemente accennato, non tutti i pensionati avranno accesso agli incrementi delle pensioni erogate dall’INPS, in quanto la modifica degli scaglioni IRPEF influenzerà principalmente coloro che sono coinvolti nel passaggio da quattro a tre scaglioni IRPEF.
Per comprendere chi beneficerà di tale aumento, è necessario fare un passo indietro e analizzare come era strutturato il precedente sistema delle aliquote IRPEF per le imposte sul reddito. Nel sistema precedente, le aliquote erano del 23% per i redditi fino a 15.000 euro, del 25% per i redditi da 15.000 a 28.000 euro, del 35% per i redditi da 28.000 a 50.000 euro e del 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.
I nuovi tre scaglioni IRPEF previsti per il 2024, che influiranno anche sulle pensioni, sono invece i seguenti:
- 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43 per cento per i redditi superiori a 50.000 euro.
Ciò implica che non sarà più presente lo scaglione del 25%, che includeva i redditi tra 15.000 e 28.000 euro.
Di conseguenza, nel 2024 aumenterà la detrazione prevista per i redditi da lavoro dipendente e alcuni altri redditi fino a 15.000 euro, passando da 1.880 a 1.855 euro. Si precisa, tuttavia, che i redditi da pensione sono esclusi da questa detrazione.
In particolare, potranno beneficiare di uno sconto del 2% sulla rata dell’IRPEF i pensionati che percepiscono una pensione mensile compresa tra 1.250 euro e 2.333,33 euro mensili.
Quali saranno le trattenute sulla pensione a marzo 2024?
La riforma fiscale comporta un adeguamento degli importi delle detrazioni personali da lavoro dipendente sulle prestazioni, che rappresentano un’alternativa alla detrazione da pensione.
Per i pensionati con un reddito annuo compreso tra 15.000 e 28.000 euro, si registra un aumento del 2% del rateo mensile.
Inoltre, per quanto riguarda il rateo della pensione di marzo, è importante considerare un ulteriore aspetto. Su questo rateo, verrà effettuato il conguaglio relativo al ricalcolo dell’IRPEF applicata sui ratei delle pensioni relative a gennaio e febbraio 2024.
Se nel corso del 2023 sono state applicate ritenute erariali inferiori rispetto a quanto dovuto, l’INPS avrà già provveduto al recupero dei debiti direttamente sulle rate di gennaio e febbraio 2024, estendendo in alcuni casi le trattenute ai ratei successivi, nel caso in cui le prime due mensilità siano risultate insufficienti.
Inoltre, sul rateo di marzo, saranno trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative all’anno 2023.