L’inchiesta era nata nel 2016 e oggi 11 marzo 2024, a distanza di quasi 8 anni, è arrivata la sentenza sul caso Consip. Assolti l’ex ministro Luca Lotti e Tiziano Renzi, padre del leader di Italia Viva ed ex premier, Matteo.

Assoluzione piena anche per altri sei imputati: l’ex parlamentare Italo Bocchino; gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo; il carabiniere Emanuele Saltalamacchia; l’ex presidente di Publiacqua Filippo Vannoni e Stefano Massimo Pandimiglio.

Lo hanno stabilito i giudici del tribunale di Roma, al termine di una camera di consiglio che è durata oltre tre ore.

Caso Consip, assolti Lotti, Romeo e Tiziano Renzi. Condannati Scafarto e Sessa

Oltre alle otto assoluzioni, ci sono due condanne: i carabinieri Gianpaolo Scafarto (1 anno e 6 mesi) e Alessandro Sessa (3 mesi). I due, che all’epoca dei fatti erano in servizio al Noe, sono stati condannati anche al pagamento di una provvisionale di 50mila euro subito esecutiva nei confronti del Ministero della Difesa.

Millantato credito, traffico d’influenze, tentata estorsione, favoreggiamento, falso, rilevazione di segreto i reati contestati a vario titolo. Lo scorso 22 dicembre il pm Mario Palazzi aveva chiesto, invece, otto condanne e due assoluzioni nel procedimento legato alla centrale per gli acquisti della PA.

Per Lotti, Bocchino, Saltalamacchia e Vannoni era stata sollecitata una pena a 1 anno di reclusione. Per Romeo a 2 anni e 6 mesi e a 5 anni per Russo. Per l’ex ufficiale Scafarto era stata chiesta una condanna a 1 anno e 10 mesi; mentre per il colonnello Sessa una a 3 mesi. Per loro caduta l’accusa di depistaggio.

Chiesta invece l’assoluzione per Renzi senior e Pandimiglio. L’accusa aveva ricordato che, su questo processo, pendeva la “mannaia della prescrizione”, definendolo “destinato più alla storia che alla giustizia.”

Matteo Renzi: “Assoluzione per tutti. Qualcuno chiederà scusa?”

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato la sentenza su X, non risparmiando frecciatine verso chi ha attaccato “i suoi amici” in questi anni.

Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti

scrive.

Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo. Abbraccio tutti gli altri imputati assolti di cui in gran parte conosco il dolore e la rabbia. E abbraccio le loro famiglie che in questo momento stanno piangendo di gioia. C’è un giudice a Roma dopo sette anni. Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere scusa? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare? Ho nel cuore allo stesso tempo una felicità incontenibile e un dolore che non si cicatrizza

conclude l’ex premier.

L’ex ministro Lotti sulla sentenza: “Sette anni difficili, avanti a testa alta”

Sono stati sette anni e mezzo difficili che non auguro a nessuno. Vedersi sbattuto da innocente in prima pagina con accuse anche da parte di quelli che dovrebbero essere i tuoi ‘vicini di banco’. Comunque è andata bene, vado avanti a testa alta. Sono contento.

Queste le parole dell’ex ministro dello Sport, Luca Lotti. Che aggiunge:

E’ una vicenda che mi è costata dal punto di vista personale: la politica va e viene, è impegno civico che io ho fatto per 10 anni con massimo rispetto per gli incarichi che ho svolto da quando ho cominciato come consigliere comunale fino all’incarico da ministro. Oggi faccio altro, ma non ho lasciato la politica. Posso guardare in faccia tante persone che negli anni mi hanno accusato o facevano commenti su di me: oggi finalmente si è messo un punto.

L’ex ministro parla anche del partito, dicendo che invierà la sentenza di oggi ai militanti che lo additavano come un problema:

Nel Pd sono un semplice iscritto, non ho condiviso tante scelte nel mio partito. Molti militanti del mio partito che in passato potevano additarmi come un problema oggi possono ricredersi. Poi sulla non candidatura io ho sempre detto che non avrei mai potuto e voluto essere uno scandalo per il mio partito e oggi ne ho data la dimostrazione. Manderò a tutti i membri di quell’assemblea, dove ad agosto del 2022 ho detto e pronunciato queste parole, la sentenza di oggi

conclude.

I legali dell’avvocato Romeo: “Smentito impianto accusatorio”

Il tribunale di Roma, ha assolto con ampia formula perché il fatto non sussiste l’avvocato Alfredo Romeo da tutte le contestazioni (corruzione, turbativa di gara, traffico di influenze illecite) mosse dalla procura con riferimento alla gara FM4 indetta e gestita da Consip negli anni 2014-2016.

Viene così smentita anche in questo processo l’impostazione accusatoria che aveva infondatamente contestato i reati all’avvocato Romeo e viene ancora una volta accertata la correttezza dell’operato della società Romeo Gestioni nelle gare indette dalla Consip come già acclarato in altri giudizi.

Questo quanto dichiarato dagli avvocati Alfredo Sorge e Gian Domenico Caiazza, difensori di Alfredo Romeo.