Un attaccante meraviglioso, completo. Uno capace di unire la potenza alla qualità, con la giusta dose di eleganza e classe: praticamente un mix perfetto. Bruno Giordano aveva tutte queste caratteristiche e molte di più. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, club con cui ha fatto il suo esordio nel calcio dei grandi, era considerato uno dei giovani di maggior prospettiva e talento. Dieci anni in biancoceleste, prima di trasferirsi al Napoli, l’altro club del suo cuore. Tre stagioni intense dal 1985 al 1988, al fianco di Maradona, compagno di squadra e amico fraterno. In azzurro ha vinto uno scudetto (il primo della storia) e una Coppa Italia. Per commentare il momento della squadra di Calzona e il prossimo impegno di Champions, Barcellona-Napoli, Giordano è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Barcellona-Napoli, Giordano a Tag24

Quello di Calzona è sicuramente un Napoli nuovo rispetto a quanto visto finora nel corso della stagione, ma adesso è arrivato il momento di tirare fuori gli artigli seriamente. Gli azzurri giocano meglio e hanno ritrovato serenità, ma contro il Torino hanno fatto l’ennesimo passaggio a vuoto. Vincere sarebbe stato fondamentale per rilanciarsi concretamente in corsa Champions, considerando soprattutto gli scontri diretti delle altre e invece i partenopei si sono dovuti accontentare dell’1 a 1 nonostante le molte occasioni create. Sempre dall’1 a 1 si ripartirà domani, contro il Barcellona, per un match da dentro o fuori nella massima competizione europea. In casa del Barca non sarà facile e Calzona lo sa bene, ma domani il mister si vorrà giocare il tutto per tutto. Passare il turno sarebbe una salvezza per questa stagione. Per commentare il momento e la prossima gara, Barcellona-Napoli, Bruno Giordano è intervenuto a Tag24.

Come hai visto il Napoli contro il Torino? Ti sembra effettivamente una squadra che sta risorgendo?

“La condizione fisica di alcuni giocatori è migliorata e Kvara su tutti, sta restituendo brillantezza alla squadra. Nella memoria però c’è ancora il Napoli della passata stagione e al momento siamo ancora molto lontani da quegli standard lì. E’ una squadra che sembra possa migliorare, anche perchè peggiorare, rispetto a quello che abbiamo visto quest’anno, è davvero difficile. Ci sono i presupposti per chiudere la stagione in crescendo. La gara di domani è quella che sarà determinante”.

Domani in Champions contro il Barcellona: che gara sarà e come ti aspetti che l’affronteranno gli azzurri? Potrebbero salvare la stagione?

“Salvare la stagione no, perchè poi sarebbero da giocare i quarti. Per salvare la stagione serve arrivare almeno in semifinale. Sarebbe bello poter passare, ma parliamo degli ottavi. Il Barcellona non è la stessa squadra degli anni precedenti, ma resta un club molto blasonato e mi aspetto una gara equilibrata. Mi aspetto un Napoli concentrato e mi auguro possano passare il turno. La delusione però resta perchè parliamo dei campioni d’Italia che in questo momento sono al settimo posto in campionato e sono stati già eliminati in Coppa Italia. Non me la sento ancora di parlare di una stagione salvabile, ma sicuramente potremmo assistere a un finale di stagione migliore di quello che pensavamo un mese fa”.

E’ un Napoli che può farcela?

“Si, ce la può fare. Molto dipenderà dalla condizione dei calciatori principali. Osimhen sta meglio, ma non è ancora il trascinatore di un anno fa. Se lui dovesse ritrovare domani la giusta condizione, al pari del georgiano, allora ci sarebbero buone possibilità di passaggio del turno. Il Barcellona è una buona suqadra, ma non quella straordinaria che tutti ricordiamo. Inoltre gli spagnoli hanno qualche defezione di formazione”.

Da ex attaccante e visto il tuo talento, hai fatto riferimento a Osimhen e Kvara che stanno meglio, ma non sono ancora al top. Ti aspetti che possano tornare ad essere determinanti?

“Osimhen nelle ultime gare è tornato a segnare e questo è un buon segnale. Ti devi aggrappare a loro due perchè sono i due calciatori che possono essere determinanti da qui alla fine. Kvara sta dando dei bei segnali; un pò meno Victor. Mi auguro di rivedere presto una coppia simile a quella dello scorso anno”.

Calzona può essere il nome del futuro?

“Non lo so sinceramente. Lui prima di tutto avrà l’impegno con la Nazionale e molto dipenderà da come andrà a finire questa stagione. Se il Napoli dovesse riuscire ad andare avanti in Champions e arrivare tra le prime quattro o cinque in campionato allora se ne dovrebbe parlare e ci sarebbero i presupposti. Altrimenti mi aspetto che si decida di virare su un altro profilo. La cosa fondamentale è che il presidente possa scegliere qualcuno che sia stimato dallo spogliatoio, dai calciatori e dalla piazza. Dopo questa delusione non ci si può permettere di sbagliare ancora”.

Il Napoli può ancora rientrare in corsa Champions?

“Il quarto posto lo vedo difficile, ma se il quinto dovesse diventare buono per la Champions anche il Napoli se la potrebbe giocare perchè i punti di distacco sono pochi. I 51 del Bologna invece sono molti al momento. Dovranno essere bravi a sfruttare qualche scontro diretto. Mi auguro per l’Italia che si possa sbloccare anche il quinto posto”.