Sandro Cois ha iniziato la sua carriera dietro alle punte, prima di essere trasformato in difensore centrale e successivamente in mediano, ruolo in cui ha ottenuto il successo. Un calciatore duttile, un jolly su cui poter fare sempre affidamento. Ha iniziato il suo percorso nelle giovanili del Torino, club con cui poi ha fatto anche il suo esordio in Serie A, ma è con la maglia della Fiorentina che si è consacrato e ha scritto una bella pagina della storia del calcio. Otto stagioni, dal 1994 al 2002, quella con la viola è stata la sua esperienza più importante e duratura. Poi, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, dopo un primo periodo di pausa, è ripartito come allenatore e oggi si dedica anima e cuore all’Under 17 del Pisa. Per commentare il match del Franchi di ieri, Fiorentina-Roma, Cois è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina-Roma, Cois a Tag24
Ci sono pareggi che sanno di vittorie e ce ne sono altri che hanno il sapore della sconfitta. Per la Roma di De Rossi, quello di ieri contro la Fiorentina vale il primo caso; al contrario per la viola sono più due punti persi che uno guadagnato. La squadra di Italiano aveva il match in pugno e la possibilità di portarsi sul 3 a 1 con il calcio di rigore concesso. Il momento cruciale della sfida se lo è però aggiudicato Svilar che ha neutralizzato il penalty di Biraghi. Un punto a testa che smuove comunque la classifica ma che non è decisivo per nessuno. Per la Fiorentina riuscire a battere una delle squadre più in forma del momento sarebbe stato motivo di entusiasmo e di rilancio. Per commentare Fiorentina-Roma, Sandro Cois, che della viola è stato una bandiera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il match di ieri sera contro la Roma per la Fiorentina vale due punti persi?
“Direi proprio di sì. Sono due punti persi all’ultimo secondo e mi dispiace molto per la Fiorentina. Se questa sera la Lazio dovesse vincere con l’Udinese la viola scivolerebbe ancora indietro la classifica ed è un peccato. Vincere ieri sarebbe stato fondamentale per questa squadra e per l’ambiente. Purtroppo la suqadra di Italiano non è riuscita a fare bottino pieno e vanno fatti i complimenti alla Roma perchè i giallorossi hanno fatto una gara molto attenta. Hanno preso due gol ma ci hanno creduto fino alla fine”.
Questa squadra sta faticando a trovare la giusta continuità. Come mai?
“Bella domanda! La squadra di Italiano non trova continuità e questo è innegabile. Non so se sia più per questioni mentali o per questioni fisiche, anche se non credo perchè mi sembra una squadra che corre per 90 minuti, attenta e aggressiva. Piuttosto penso che i tanti gol subìti negli ultimi minuti dimostrino mancanza di concentrazione. Ieri dovevano stare più attenti a non prendere gol su un calcio piazzato, con un assist così bello di testa da parte del centrale. E’ una questione di disattenzione”.
Belotti si sacrifica, fa a spallate, ma non è ancora riuscito ad essere determinante con i suoi gol. Hai fiducia che possa essere l’attaccante giusto per la viola?
“La Fiorentina con l’acquisto di Belotti ha provato a cercare qualcuno che facesse gol, come non stavano riuscendo a fare con continuità Nzola e Beltran. Credo che ci voglia un pò di tempo. Il Gallo è uno che ha fatto sempre gol, ma che negli ultimi anni ha avuto difficoltà. Non mi aspetto che lui possa tornare quello visto a Torino. Con i granata correva tanto in fase di non possesso e segnava anche tanto. Ora è uno che dà l’anima, ma magari è meno lucido davanti. Io non devo dare consigli a nessuno e non mi permetterei mai, ma lo sfrutterei di più in area, neglu ultimi 30 metri, senza farlo correre a destra e sinistra. E’ uno che di testa è bravo e se ritrova il gol può continuare ad essere decisivo da qui alla fine”.
La svolta nel match è arrivata con il rigore parato da Svilar?
“Per me sinceramente Svilar è una grande sorpresa. Da quando è arrivato De Rossi sta facendo delle partite straordinarie e questo è innegabie. Facile forse dirlo oggi, ma tornando indietro io il rigore lo avrei fatto calciare a Belotti e non a Biraghi. Era una ex del match e un attaccante ha necessità di fare gol per rientrare in fiducia. Sarebbe stato importante anche dal punto di vista mentale. Poi magari sbagliandolo avrebbe fatto peggio, ma ci avrei provato”.
Italiano gode ancora della tua fiducia, anche per il futuro?
“Italiano è un grande allenatore e lo ha imostrato in questi anni. E’ chiaro che i tifosi della viola, quando hai fatto bene e hai raggiunto due finali, si aspettano di più. In questo momento non sta trovando i risultati che merita, ma è ancora in ballo in tutte le competizioni. I conti si fanno alla fine”.
Anche perchè la Fiorentina può ancora arrivare in fondo sia in Conference che in Coppa Italia…
“Assolutamente sì. Sono molto fiducioso e penso che questa squadra possa arrivare alla fase finale in entrambe le competizioni”.