Una squadra non è forte solo quando vince; una squadra è forte anche quando riesce a non perdere sebbene l’indirizzo della gara sembra essere soltanto uno. Ieri al Franchi contro la Fiorentina, la Roma di De Rossi ha dato l’ennesima prova di maturità e cambiamento. Il match con la viola finisce 2 a 2 e il protagonista di serata, oltre a Llorente che sigla la rete finale, è sicuramente Svilar. Il portiere giallorosso si oppone a Biraghi dal dischetto e mantiene in vita i suoi compagni che alla fine strappano un punto pesantissimo contro i toscani. E a proposito di portieri, per commentare Fiorentina-Roma, Cristiano Lupatelli, che ha difeso i pali giallorossi per tre stagioni in carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina-Roma, Lupatelli a Tag24
Questa Roma non molla mai e di lasciare punti per strada i giallorossi non ci pensano proprio. Ieri contro la Fiorentina la seconda sconfitta dell’era De Rossi era dietro l’angolo, ma i giallorossi hanno dimostrato ancora una volta di avere carattere, di crederci fino all’ultimo e di non abbattersi mai e il gol di Llorente a tempo ormai scaduto non può che essere figlio di tutto questo. Con la viola finisce 2 a 2. Una gara sofferta e che i ragazzi di Italiano avrebbero potuto chiudere molto prima. L’errore di Biraghi dal dischetto e l’importantissima parata di Svilar, sul risultato di 2 a 1 in favore dei padroni di casa però, ha cambiato l’inerzia del match. Per commentare il momento dei giallorossi e l’impatto di De Rossi, ripartendo da Fiorentina-Roma, Lupatelli, ex portiere che ha difeso i pali dei capitolini per tre stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Questa Roma non si ferma e dall’arrivo di De Rossi il cambiamento è stato impressionante. L’obiettivo Champions si avvicina sensibilmente?
“Direi proprio di sì. Da quando è arrivato De Rossi è sicuramente cambiato qualcosa dal punto di vista mentale. Adesso la Roma ha tutte le carte in regola per potersi giocare la possibilità concreta di arrivare in Champions League”.
Considerando il tuo passato e il tuo percorso, ti aspettavi questa crescita e questa sicurezza da parte di Svilar?
“Sinceramente no, non me lo aspettavo. Svilar sta facendo davvero molto bene ed è risultato decisivo nel negli ultimi mesi, in molte partite. Credo sia davvero una bella sorpresa”.
Quindi Mourinho sbagliava a continuare a puntare su Rui Patricio?
“Mah sai, dall’esterno è sempre facile fare valutazioni. Ogni allenatore d’altronde ha le sue fissazioni ed evidentemente Mourinho riceveva da Rui Patricio qualche sicurezza in più rispetto a quelle che poteva dargli in quel momento Svilar. Quando poi le cose non vanno e si arriva al cambio dell’allenatore, spesso l’arrivo del nuovo mister coincide con il cambio anche in porta. La storia del calcio bene o male dice questo e lui è stato bravo a farsi trovare pronto”.
Svilar il para rigori, era già accaduto con il Feyenoord in Europa League ed è successo di nuovo ieri contro la Fiorentina. Più merito suo o più demerito di Biraghi?
“Ad essere obiettivi non è certo un rigore che è stato tirato benissimo. D’altronde quando si arriva al tiro dal dischetto è sempre il calciatore ad avere il maggior vantaggio perché è l’azione più facile in assoluto per poter fare gol. Lì subentra però soprattutto l’aspetto emotivo e bisogna essere bravi e freddi dagli 11 metri. Svilar però è stato bravissimo. I rigori della squadra avversaria vengono studiati sempre durante la settimana e rispetto a quanto ho visto ieri gli do davvero un grande merito”.
Cosa ne pensi di De Rossi? Da traghettatore può diventare l’allenatore intorno al quale costruire la Roma del futuro?
“Ho seguito parecchie partite della Roma e ho ascoltato molte delle sue interviste. Credo che De Rossi sia un ragazzo intelligentissimo e che abbia tutte le carte in regola per poter fare bene non soltanto nell’immediato, ma anche nel futuro. Purtroppo, come ogni allenatore, anche lui è legato ai risultati. Dal suo arrivo però ha dimostrato di essere, per questa Roma, un valore aggiunto e gli auguro tutto il bene possibile”.
Oltre alla Champions League è una Roma che può ambire a tornare in fondo anche in Europa League?
“Ci sono tante squadre forti nella competizione europea, ma la Roma dovrà provarci assolutamente. Servirà anche un pizzico di fortuna e nel caso dell’Europa League si tratta, da qui alla fine, di tutte gare praticamente da dentro o fuori in cui non c’è la possibilità di errore. I giallorossi hanno però una rosa importante e possono contare su un allenatore preparato. Il gruppo lo segue al 100% e questa cosa non va sottovalutata. Ribadisco che penso abbiano tutte le carte in regola per puntare ad entrambi gli obiettivi”.