La Bulgaria fa parte di quei Paesi dell’Europa orientale, insieme a Romania, Serbia, Grecia e Turchia, dove la valuta ha un valore inferiore rispetto all’euro, garantendo un costo della vita più accessibile. Questa situazione è particolarmente attraente per i pensionati desiderosi di trascorrere gli anni della pensione in modo tranquillo ed economicamente sostenibile, così come per i lavoratori alla ricerca di opportunità di guadagno e di un equilibrio tra entrate e spese.

Come viene tassata la pensione italiana in Bulgaria?

La fiscalità delle pensioni italiane in Bulgaria suscita notevole interesse tra i pensionati del Bel Paese. Tale interesse è strettamente legato al favorevole sistema fiscale bulgaro, membro dell’Unione Europea dal 2007. La Bulgaria è rinomata per il suo regime fiscale altamente vantaggioso, caratterizzato da un’imposta unica del 10% applicata sia ai redditi aziendali che a quelli personali. Questo tasso fisso rappresenta uno dei più bassi in Europa, rendendo il paese una destinazione appetibile per imprenditori e pensionati italiani.

La flat tax, o imposta fissa, costituisce un sistema fiscale che applica un’unica aliquota a tutti i livelli di reddito, differenziandosi dalle aliquote progressive che aumentano con l’aumentare del reddito. Questo approccio fiscale, per la sua semplicità e l’assenza di penalizzazioni per chi guadagna di più, risulta attraente sia per gli imprenditori che per i professionisti, nonché per i pensionati che desiderano godere di un ambiente fiscale favorevole. La Bulgaria, con la sua flat tax del 10%, offre una soluzione interessante per chi cerca una destinazione con vantaggi fiscali significativi.

E’ necessaria la residenza in Bulgaria per lo sconto fiscale?

La tassazione delle pensioni italiane in Bulgaria costituisce un tema complesso. Dal 2008, la Bulgaria ha implementato un sistema di flat tax del 10% sui redditi personali. Tuttavia, per i pensionati italiani che trasferiscono la residenza fiscale in Bulgaria, la situazione è più intricata. In base alla Convenzione tra Italia e Bulgaria, le pensioni INPS sono tassate in Italia a meno che il pensionato non detenga la cittadinanza bulgara. Ciò significa che, nonostante il favorevole regime fiscale bulgaro, i pensionati italiani potrebbero non beneficiare della flat tax del 10% sui loro redditi pensionistici.

La Convenzione stabilisce che le pensioni e altre remunerazioni simili, erogate a un residente di uno Stato contraente in relazione a un cessato impiego, sono imponibili solo in quest’ultimo Stato. Tuttavia, è essenziale notare che, ai sensi della Convenzione, il termine “residente di uno Stato contraente” per la Repubblica Popolare di Bulgaria si riferisce a qualsiasi individuo con cittadinanza bulgara. Pertanto, un cittadino italiano che risiede stabilmente in Bulgaria avrà cittadinanza italiana ma residenza fiscale in Bulgaria. La residenza fiscale è un concetto puramente fiscale che identifica lo Stato autorizzato a tassare i redditi percepiti dal soggetto.

Riforme Normative del 2023

Recentemente, si sono verificati cambiamenti significativi nella tassazione delle pensioni italiane in Bulgaria. Inizialmente, i pensionati INPS residenti in Bulgaria potevano usufruire dell’esenzione fiscale italiana; tuttavia, a partire dal 2023, detenere la cittadinanza bulgara è diventato un requisito essenziale per godere di questa detassazione, come stabilito dalla convenzione italo-bulgara. Questa modifica ha impatti notevoli sui pensionati italiani che hanno già trasferito la loro residenza fiscale in Bulgaria o che stanno considerando di farlo.

Prima del 2023, i pensionati della Gestione privata INPS potevano richiedere l’esenzione fiscale italiana presentando certificazioni che attestassero la loro residenza fiscale in Bulgaria. Per i pensionati della Gestione pubblica, era sempre richiesta la cittadinanza bulgara. Tuttavia, con la risposta all’interpello n. 244/2023, seguendo il messaggio 1270/2023 dell’INPS, si è precisato che per applicare la detassazione secondo la convenzione italo-bulgara, sia per le pensioni di gestione privata che pubblica, è necessario possedere la cittadinanza bulgara. In assenza di tale certificazione, i redditi pensionistici saranno soggetti a tassazione in Italia.

Differenze tra Residenza Fiscale e Cittadinanza

Aspetto Fondamentale La distinzione tra residenza fiscale e cittadinanza è un aspetto fondamentale nella tassazione delle pensioni italiane in Bulgaria. La residenza fiscale di un individuo indica lo Stato che ha l’autorità fiscale su di lui. Pertanto, un cittadino italiano che risiede stabilmente in Bulgaria mantiene la cittadinanza italiana ma acquisisce la residenza fiscale bulgara. La residenza fiscale è un concetto fiscale che identifica lo Stato autorizzato a tassare i redditi del soggetto. Per i redditi pensionistici, tuttavia, è necessario fare un’eccezione. Inizialmente, con il messaggio INPS numero n. 612/2020, si stabiliva che i pensionati INPS residenti in Bulgaria avrebbero goduto dell’esenzione fiscale italiana in base alla convenzione italo-bulgara contro le doppie imposizioni fiscali. L’esenzione era valida per i pensionati della Gestione privata, a condizione di certificazioni che attestassero chiaramente la residenza fiscale in Bulgaria. Per i pensionati della Gestione pubblica, invece, è sempre stato richiesto il possesso della cittadinanza.

La tassazione delle pensioni italiane in Bulgaria rimane un argomento complesso e di notevole rilevanza per chi desidera trasferirsi in questo paese.

Scopri quanto costa vivere a Malta per un pensionato italiano