La notte degli Oscar si è conclusa senza alcun premio per “Io Capitano“: il film di Matteo Garrone non ha portato alcuna gioia all’Italia, ma il regista si è detto pronto a continuare a lavorare per raggiungere uno dei premi dell’Academy.

Le polemiche però non sono nate per questo risultato, ma per le parole dell’attore e comico Massimo Ceccherini, che riteneva che “Io Capitano” non avrebbe vinto alcun premio perché quelli li “vincono sempre gli ebrei“. Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura della Camera per Fratelli d’Italia, ha così commentato la vicenda: “Le parole di Ceccherini sono stupidaggini“.

Mollicone (FdI): “Io Capitano un bel film con un approccio originale. Ceccherini? Spero non fosse in cerca di visibilità”

La presentazione del Roma Film Music Fest presso i Forum Studios ha visto anche la partecipazione di Federico Mollicone, importante esponente di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione cultura alla Camera.

L’ultima cerimonia degli Oscar non ha portato premi per il film italiano in gara, “Io Capitano” di Matteo Garrone. Un film di cui Mollicone apprezza il messaggio “senza retorica” e la qualità artistica, ma finito di recente fra le polemiche per alcune affermazioni fatte da Massimo Ceccherini.

Il comico e attore toscano, partecipando al programma “Da noi… A ruota libera“, si è espresso così sulla possibilità di vittoria del film di Garrone:

Sappiate che il film è il più bello nella cinquina. Solo che non vincerà forse, perché vinceranno gli ebreiQuelli vincono sempre… Un po’ di gelo è sceso…

Giudicate dalla comunità ebraica di Roma come frasi che ripropongono i soliti cliché antisemiti, anche Mollicone ha voluto esprimere il suo disappunto su quanto detto da Ceccherini:

“Purtroppo la legge degli Oscar è implacabile e concorrono tanti criteri per la votazione al premio, ma già essere arrivati a quel punto è un premio per il cinema italiano. Cosa penso delle parole di Ceccherini? Che abbia detto una stupidaggine, quindi non penso che vadano commentate… Non vorrei che fosse alla ricerca del famoso quarto d’ora di celebrità di cui parlava Warhol. C’è rammarico, ma soddisfazione perché un film italiano è arrivato fin lì”.

Mollicone sul cinema italiano: “Anno assolutamente positivo, ora puntiamo sulla qualità”

Al di là delle parole di Ceccherini, il ragionamento di Mollicone verte sul fatto che un film italiano sia comunque riuscito ad ottenere una vetrina prestigiosa rappresentata dagli Oscar e che l’Academy lo abbia scelto per gareggiare con altri film come “Oppenheimer” o “Barbie“.

L’esponente di Fratelli d’Italia ha poi allargato il discorso sullo stato di salute del cinema italiano, il cui anno per Mollicone è stato più che positivo:

“Pensiamo alla prima di “C’è ancora domani” alla Festa di Roma e che la Festa di Roma porta un film che batte i blockbuster stranieri, anche questo è un altro record che vale come una nomination all’Oscar… va dato merito alla Festa di Roma per aver selezionato quel film, che da qualcuno invece magari era stato sottostimato e invece ha dimostrato grande potenzialità sia per il tema sia per la chiave interpretativa“.