Il panorama pensionistico italiano offre diverse opzioni a seconda dell’età e dei contributi versati da un lavoratore. La data di nascita riveste un ruolo fondamentale, con l’INPS che stabilisce le possibilità di pensionamento in base all’età e al raggiungimento di determinati requisiti contributivi. Un esempio significativo è rappresentato dalla pensione di vecchiaia ordinaria, che richiede l’età di 67 anni.
Quando va in pensione chi è nato nel 1958?
Se sei nato nel 1958 e hai accumulato 35 anni di contributi, ci sono diverse alternative per il tuo pensionamento nel 2024. Avendo superato i 65 anni di età, hai raggiunto un punto di partenza importante. Tuttavia, molte misure pensionistiche prevedono ulteriori requisiti come anni di contributi, attività lavorativa specifica o condizioni personali, come problemi di salute o situazioni familiari particolari.
Ape Sociale
Un’opzione potrebbe essere l’Ape Sociale, che consente il pensionamento a partire dai 63 anni di età. Per coloro nati nel 1958, questo rientra nei parametri. Tuttavia, è necessario aver versato almeno 30 anni di contributi, con alcune specifiche per chi presenta un’invalidità superiore al 74% o per i disoccupati. Inoltre, chi assiste un familiare disabile da almeno 6 mesi e convive con il richiedente può accedere all’Ape Sociale con 30 anni di contributi.
Pensione anticipata su lavori usuranti
Il panorama delle opzioni pensionistiche per chi è nato nel 1958 offre diverse opportunità, con particolare attenzione ai lavori gravosi e usuranti. Per accedere all’Ape Sociale come lavoro gravoso, è richiesto un minimo di 36 anni di contributi, tranne per ceramisti ed edili, per i quali bastano 32 anni di contributi. La condizione comune è aver svolto un’attività gravosa per almeno 7 degli ultimi 10 anni di carriera o per 6 degli ultimi 7 anni.
Se l’attività è considerata usurante, si può usufruire dello scivolo usuranti a partire dai 61 anni e 7 mesi di età, con almeno 35 anni di contributi completati e il raggiungimento della quota 97,6. È necessario anche aver svolto l’attività usurante per 7 degli ultimi 10 anni di carriera o per la metà della carriera lavorativa.
Quota 41 e pensione anticipata ordinaria
Per chi è nato fino al 1958 e ha 65 anni di età, sono disponibili le pensioni con quota 41 o le pensioni anticipate ordinarie. La quota 41 richiede 41 anni di contributi, di cui 35 effettivi e almeno un anno versato prima dei 19 anni di età. Per le anticipate ordinarie, servono 42 anni e 10 mesi di carriera per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Entrambe non hanno limiti di età.
Le donne nate nel 1958 possono anche beneficiare dell’Opzione Donna, che consente di accedere a una pensione calcolata con il sistema contributivo se si hanno completato i 35 anni di contributi entro il 2021 o, in alternativa, se si è disoccupate, assunte in aziende in crisi, invalide o caregiver, avendo completato i contributi entro il 31 dicembre 2022.