La pensione di reversibilità rappresenta una tutela per gli eredi del defunto pensionato, mirando a preservare il legame che legava il de cuius ai suoi parenti più stretti. Questa misura è regolamentata da normative specifiche, che contemplano anche la possibilità di accumulo con altri redditi.

In quali situazioni la pensione di reversibilità può essere cumulata con altri redditi? Il legislatore ha definito le circostanze in cui tale cumulo è ammissibile e ha stabilito i limiti a cui è soggetto. Aumentando il reddito complessivo, si prevede una decurtazione progressiva della pensione di reversibilità in caso di cumulo.

Quali redditi fanno diminuire la pensione di reversibilità?

Il legislatore specifica in modo chiaro quali redditi sono cumulabili con la pensione di reversibilità. Ecco una panoramica dettagliata:

  • Redditi soggetti a imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef);
  • Guadagni di lavoratori autonomi, con esclusione dei contributi previdenziali obbligatori;
  • Entrate finanziarie;
  • Pensioni percepite all’estero; Redditi generati all’estero.

Tuttavia, va notato che non tutti i redditi sono soggetti a cumulo con la pensione di reversibilità; alcuni sono esclusi. In particolare:

  • Residenza principale e relative pertinenze;
  • Trattamento di fine rapporto (TFR) e relativi anticipi;
  • Arretrati;
  • Altra pensione di reversibilità percepita dal beneficiario;
  • Assegni di invalidità, pensioni sociali e rendite vitalizie INAIL.

Quando la pensione di reversibilità viene decurtata?

La legge n. 335 del 1995, nota come Riforma Dini, prevede una riduzione della pensione di reversibilità ogni volta che si superano specifiche soglie di reddito da altre fonti. Il parametro di riferimento utilizzato è il trattamento minimo annuo del fondo pensione, attualmente fissato a 523,83€.

Se il reddito generato supera di 3 volte il trattamento pensionistico minimo, la pensione di reversibilità subisce una decurtazione del 25%. Nel caso in cui il reddito ecceda il trattamento minimo annuo di 4 volte, la pensione subisce una riduzione del 40%. Infine, se il reddito supera 5 volte il trattamento minimo, la pensione di reversibilità viene decurtata del 50%.