Il nostro sistema previdenziale offre due opzioni per andare in pensione con 30 anni di contributi.
La possibilità principale riguarda l’accesso alla pensione di vecchiaia al raggiungimento dei 67 anni di età. In questo caso, la nostra discussione si focalizza sull’anzianità contributiva, la quale risulta vantaggiosa poiché attualmente è richiesto un minimo di 20 anni di contributi per accedere a questa forma di pensionamento. Detenendo 30 anni di contributi, si soddisfano appieno i requisiti richiesti.
Un’alternativa è rappresentata dall’APE Sociale, che consente di percepire un assegno mensile iniziando a 63 anni con almeno 30 anni di contributi. Questa opzione accompagna il lavoratore fino al raggiungimento dei requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia. Approfondiremo entrambe le opzioni nei prossimi paragrafi, analizzando anche l’importo mensile previsto quando si va in pensione con 30 anni di contributi.
Quanto si prende di pensione a 67 anni con 30 anni di contributi?
Per chi opta per la pensione di vecchiaia con 30 anni di contributi e 67 anni di età, il calcolo dell’assegno mensile segue un sistema misto. Questo perché il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo è avvenuto il 1° gennaio 1996. Pertanto, il calcolo considera due sistemi differenti.
Il primo, di tipo retributivo, riguarda i contributi versati fino al 31 dicembre 1995. Per coloro che hanno accumulato almeno 18 anni di contributi entro questa data, il calcolo retributivo si applica per i contributi maturati fino al 31 dicembre 2011.
Per i contributi successivi al 1° gennaio 1996 o dal 1° gennaio 2012 (nel caso di estensione del calcolo retributivo), viene adottato il sistema di calcolo contributivo.
L’assegno mensile sarà il risultato della somma di entrambi i calcoli, combinando le due quote retributive e contributive.
Pensione di vecchiaia con contributivo
Con il metodo retributivo, la pensione viene calcolata sulla base di una media delle ultime retribuzioni percepite nei precedenti anni prima dell’accesso alla pensione. Viene riconosciuto il 2% per ogni anno di lavoro calcolato con questo sistema.
Ad esempio, se si considerano 15 anni nel sistema retributivo, il lavoratore otterrà il 30% della media della retribuzione degli ultimi anni di lavoro (15 anni x 2 diviso 100).
Nel sistema contributivo, entrano in gioco il montante contributivo e il coefficiente, il quale varia in base all’età del lavoratore. Il montante contributivo rappresenta la somma totale dei contributi versati dal lavoratore dopo il 1° gennaio 1996 (o dal 2012, se applicabile) per ogni anno di lavoro. Solitamente corrisponde al 33% della retribuzione annua lorda, destinato a questo fondo.
Quando si sceglie di andare in pensione con 30 anni di contributi, al montante contributivo viene applicato un coefficiente di trasformazione. Più il lavoratore è anziano, più consistente sarà l’assegno. Andare in pensione a 67 anni, ad esempio, permette di ottenere una pensione pari al 5,575% del montante contributivo.
Vediamo ora quanto spetta mensilmente con 30 anni di contributi. Immaginiamo un lavoratore di 67 anni con 5 anni di contributi nel sistema retributivo e i restanti 25 nel sistema contributivo, guadagnando circa 25.000 euro lordi all’anno.
Pensione di vecchiaia con retributivo
Per il sistema retributivo, avrà diritto al 10%, pari a 2.500 euro di pensione.
Aggiungendo la parte derivante dal sistema contributivo, con uno stipendio annuo di circa 20.000 euro netti, avrà maturato circa 165.000 euro di montante contributivo in 25 anni di lavoro.
Considerando l’età del lavoratore (67 anni) e applicando il coefficiente di trasformazione del 5,575% su 165.000, la pensione sarà di circa 9.200 euro.
Sommiamo quindi 9.200 euro a 2.500 euro per ottenere un totale di 11.700 euro. In questo scenario, il lavoratore percepirà meno di 1.000 euro lordi al mese di pensione. Come alternativa, c’è l’APE Sociale, uno scivolo pensionistico che accompagna il pensionato fino al raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia.
Ape Sociale
Ottenere l’APE Sociale non è semplice, poiché è riservato a categorie specifiche di lavoratori, tra cui caregiver, invalidi civili con almeno il 74% di invalidità, disoccupati e lavoratori impegnati in mansioni gravose.
L’importo della pensione tiene conto dell’importo del trattamento previsto con la pensione di vecchiaia, con un limite massimo di 1.500 euro lordi al mese per 12 mensilità.
Scopri se è possibile andare in pensione con 10 anni di contributi.