Si chiamava Antonella De Rosa ed era di origini foggiane, la donna uccisa a bastonate e poi sepolta in giardino dall’ex marito Adriano Santos in Brasile. Per lui la 43enne si era trasferita oltreoceano dopo aver vissuto per tanti anni in Toscana insieme alle sorelle e alla madre Giuseppina, lavorando in una residenza socio-sanitaria per anziani.

Chi era la donna italiana uccisa dall’ex marito in Brasile? Si chiamava Antonella De Rosa

Sembra che tra loro le cose si fossero fatte difficili e che Antonella De Rosa avesse chiesto e ottenuto un divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo, da cui, qualche tempo dopo il matrimonio – celebrato a Milano tredici anni fa -, si era separata.

“Aveva paura di lui”, ha raccontato la madre Giuseppina a La Nazione, spiegando di aver capito che qualcosa non andava solo pochi mesi fa, quando la figlia le aveva parlato di alcuni “episodi violenti” subìti. Il 23 febbraio l’aveva sentita telefonicamente, poi la donna era scomparsa improvvisamente nel nulla.

A dare l’allarme, temendo che Adriano Santos potesse averle fatto del male, erano stati i vicini di casa, che in più di un’occasione avrebbero assistito alle loro discussioni. La svolta è arrivata a dieci giorni dai fatti: dopo aver negato ogni suo coinvolgimento nella sparizione dell’ex moglie, Santos ha infatti confessato di averla uccisa, sostenendo di aver agito “per legittima difesa” perché lei lo aveva aggredito.

Una versione dei fatti che non convince gli inquirenti chiamati a fare luce sull’accaduto né i familiari della vittima, che hanno ora lanciato una raccolta fondi per rimpatriare la salma della donna. Originaria di Foggia, per anni la 43enne aveva vissuto insieme alle sorelle e alla madre a Montecatini Terme, in Toscana. Poi l’amore l’aveva portata oltreoceano.

La ricostruzione del femminicidio

Stando alle prime ricostruzioni, Santos l’avrebbe colpita a bastonate all’interno dell’abitazione che condividevano ad Aqueira, nello Stato di Santa Caterina, per poi seppellirne il corpo in giardino. Era il 26 febbraio scorso.

Una coincidenza da brividi: lo stesso giorno a Fornaci di Barga, in provincia di Lucca, una donna brasiliana, Maria Batista Ferreira, di 51 anni, è stata infatti uccisa a coltellate dal marito italiano, Vittorio Pescaglini, di 56 anni.

Sembra che si stessero separando e che la donna, disoccupata, fosse stata temporaneamente collocata dai servizi sociali in un hotel cittadino. L’uomo l’aveva raggiunta in auto mentre camminava per strada a pochi passi dall’albergo, colpendola a morte con un’arma da caccia sotto gli occhi di diversi testimoni.

Poco dopo si era recato presso la caserma locale dei carabinieri e si era costituito. A un amico aveva scritto di aver fatto una “caz**ta”. Non accettava il fatto che la 51enne lo avesse lasciato, proprio come Alfred Vefa, il 44enne che a settembre aveva ucciso in strada, sempre in Toscana, la moglie Klodiana, di 39 anni.

Si stavano separando e per l’occasione erano andati a vivere in due case diverse. Al culmine di una lite scoppiata nell’abitazione che lei condivideva con i figli di 14 e 17 anni l’uomo l’aveva raggiunta in strada, dove lei era corsa nel tentativo di proteggersi, e le aveva sparato tre colpi di arma da fuoco.

Era stato trovato senza vita in un boschetto situato a poca distanza dalla scena del crimine qualche ora dopo essersi dato alla fuga: si era sparato con la stessa pistola usata per uccidere l’ex moglie, la donna che diceva di amare e da cui aveva avuto due figli. Da qualche tempo aveva perso il lavoro come muratore, restando disoccupato.