Si profila una tornata elettorale tirata fino all’ultimo voto quella per le Elezioni regionali in Abruzzo, che vedono il candidato del centrodestra e governatore uscente Marco Marsilio in testa nei primi exit poll ma solo di pochissimo rispetto al suo contendente, Luciano D’Amico.
Elezioni Abruzzo, i primi exit-poll: Marsilio 48,7% – 52,7%, D’Amico 47,3% – 51,3%
È finito il tempo delle polemiche sul silenzio elettorale violato o meno.
A quello ci penseranno i tribunali e gli avvocati, dopo l’annuncio del candidato del centrodestra di querelare i giornalisti Marco Travaglio e Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano per quello che ha definito “un comizio contro di me” durante il programma ‘Accordi e disaccordi’ sul canale Nove.
Ora a parlare sono i risultati o, almeno, i primi sondaggi raccolti all’uscita delle urne. E raccontano di un risultato meno scontato di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia, con Marsilio in testa ma con un distacco decisamente inferiore rispetto alle aspettative.
Questi, infatti, i dati, la cui copertura riguarda il 75% del campione rappresentativo:
- Marsilio: tra il 48,7% e il 52,7%
- D’Amico: tra il 47,3% e il 51,3%
Applausi tiepidi nel comitato elettorale di Marsilio
Che nel centrodestra le previsioni fossero ben diverse, si capisce dalla reazione del suo comitato elettorale.
L’inviato di TAG24, Michele Lilla, presente sul posto, ha potuto documentare un entusiasmo decisamente affievolito nel momento della comunicazione dei primi dati ufficiali, con un applauso che è sembrato più di incoraggiamento che di reale e convinta soddisfazione.
Elezioni Abruzzo, la prima proiezione vede più netto il vantaggio di Marsilio. E anche i partiti, c’è una sorpresa
Alla mezzanotte arriva la prima proiezione, basata su voti reali scrutinati e non su sondaggi raccolti tra gli elettori all’esterno dei seggi. Un primo dato che sembra riportare i dati in linea con le previsioni della vigilia, con un vantaggio più netto di Marsilio su D’Amico.
Il candidato del centrodestra si attesta, infatti, al 54,5% contro il 45,5% del suo avversario. E sono arrivati anche le proiezioni dei partiti, anche se le sezioni non sono complete:
FRATELLI D’ITALIA 24,1
FORZA ITALIA 14,3
LEGA 8,7
MARSILIO PRESIDENTE 5,1
NOI MODERATI 2,4
UDC – DC 1,4
TOTALE COALIZIONE MARSILIO 56,0
PARTITO DEMOCRATICO 18,1
ABRUZZO INSIEME 8,0
MOVIMENTO 5 STELLE 7,0
AZIONE – D’AMICO 4,5
ALLEANZA VERDI-SINISTRA 3,4
D’AMICO PRESIDENTE – RIFORMISTI CIVICI 3,0
TOTALE COALIZIONE D’AMICO 44,0
Il sindaco di Pescara Masci sui primi dati: “Siamo ottimisti”
Visivamente soddisfatto il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il quale, pur ricordando che si tratta ancora di exit-poll e che, quindi, la prudenza è necessaria, sottolinea che i dati “sono assolutamente positivi“ ringraziando i cittadini abruzzesi che hanno “colto l’appello del centrodestra sulla continuità del governo regionale“.
“I cittadini stanno premiando il buon governo di Marsilio e del centrodestra. Non si sono fatti condizionare da una campagna elettorale molto violenta, sempre polemica e piena di denigrazioni. Le persone vogliono concretezza e l’hanno trovata nel centrodestra e in Marsilio”.
Testa (FdI): “Abruzzesi hanno preferito centrodestra a campo largo”
All’insegna della prudenza, ma visibilmente sorridente, anche il deputato Guerino Testa di Fratelli d’Italia, che saluta con evidente contentezza i primi risultati che vedono Marsilio allungare su D’Amico.
“Aspettiamo dati più concreti però siamo contenti che gli abruzzesi abbiano mostrato grande voglia di continuare con un governo di centrodestra solido e un presidente autorevole, rispetto a un campo largo che, probabilmente, non ha ispirato fiducia negli abruzzesi”.
Elezioni abruzzo, dagli exit-poll alle proiezioni, Roscani (Fdi): “Margine ampio e definito”
Più ottimista è Fabio Roscani, Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale di Fratelli d’Italia, commentando i dati della prima proiezione che mostrano un margine tra Marsilio e il suo avversario “molto ampio e definito“.
Parla già da vincitore, commentando quello che, dal suo punto di vista, sarebbe stato l’errore del centrosinistra, non premiato dal voto dei cittadini.
“L’errore del campo largo è stato quello di pensare che il voto dei cittadini sardi potesse avere a che fare con quello dei cittadini abruzzesi. Indipendentemente da come finirà questa partita, non credo che gli abruzzesi si siano fatti influenzare da quello che è capitato in un’altra regione. È un voto che riguarda l’Abruzzo e il buon governo di Marsilio in questa regione”.
Un’analisi che Roscati estende anche a livello nazionale.
“È evidente che una riconferma con un ampio margine, determinerebbe una maggiore fiducia nel progetto politico complessivo del centrodestra”.
Affluenza in calo rispetto alle Regionali 2019
Da segnalare anche il dato sull’affluenza che segna un 52,2%. Un dato in calo di quasi un punto percentuale rispetto alla tornata elettorale del 2019, dove si era raggiunta la percentuale del 53,1%.