Contro l’Atalanta la Juventus non va oltre il pareggio, in una serata dolce amara presente all’Allianz Stadium anche Veronique la mamma di Rabiot per incontrare Giuntoli e fare il punto sulla questione rinnovo.
La mamma di Rabiot allo Stadium per seguire la Juventus
Pari e patta all’Allianz Stadium tra la Juventus e Atalanta, presente anche la madre di Rabiot Veronique per un incontro programmato con la dirigenza bianconera in ottica rinnovo: sul piatto la proposta della società e le esigenze del francese.
Non una serata da incorniciare per i bianconeri che non vanno oltre il 2-2 contro l’Atalanta, un risultato che tutto sommato non è negativo ma che continua a frenare la corsa della Juventus verso la conquista aritmetica della qualificazione in Champions League nella prossima stagione.
Mancano 10 punti ormai per raggiungere l’obiettivo, ma la squadra di Allegri in questo 2024 fatica a raccogliere punti: sono 15 i punti totalizzati da gennaio per una media nettamente inferiore rispetto ai 43 conquistati nella prima parte di stagione nel 2023.
La difficoltà nel trovare un risultato positivo lo si evince anche dal sorpasso del Milan ai danni dei bianconeri che, fino a qualche giornata di campionato fa, sembravano lontanissimi e uno scudetto ormai abbandonato nel mese di febbraio.
Anche contro l’Atlanta si è sentita l’assenza di Adrien Rabiot, il centrocampista francese è ancora ai box vista la frattura alla falange dell’alluce sinistro per uno scontro di gioco fortuito proprio con il compagno di squadra Bremer nella partita di Frosinone.
In quell’occasione la Juventus è tornata a vincere dopo un mese di astinenza in cui aveva raccolto soltanto 2 punti e sembrava rivedere la luce in fondo al tunnel ma l’infortunio del francese, insieme a quello di McKennie, ha contribuito ad una ricaduta che ha portato Allegri e i suoi soltanto 1 punto in due giornate di campionato.
Una circostanza che la Juventus conosce bene e che vorrebbe evitare trattenendo ancora il centrocampista in bianconero. La volontà della dirigenza, infatti, è quella di proseguire e per questo Veronique è venuta a Torino per un colloquio.
Una presenza che certamente avrà fatto piacere al figlio, premiato dal presidente Gianluca Ferrero con una targhetta, per aver raggiunto le 200 presenze con la Juventus in questi cinque anni, dall’approdo nel 2019.
In programma le prove di rinnovo con Giuntoli
Il francese è uno dei giocatori che percepiscono lo stipendio più alto, la Juventus infatti per trattenerlo e affidargli le chiavi del centrocampo hanno rinnovato la scorsa estate accettando le condizioni poste dalla madre agente che voleva un contratto di un unico anno.
Anno che ormai sta volgendo al termine e che la Juventus non vorrebbe fosse l’unico. L’idea non sarebbe quella di fermarsi ancora una volta alla singola stagione ma di ampliare il contratto ma a cifre minori: condizioni poste all’incontro allo Stadium e su cui Veronique non sarebbe convinta.
Vista l’interruzione del Decreto Crescita, però, sarà inevitabile per la Juventus dover correre ai ripari per ridurre le tasse di uno stipendio che è intorno ai 7 milioni di euro. Il piano dirigenziale, infatti, prevede che la Juventus faccia la stessa mossa con altri giocatori fondamentali per l’organico, evidenziando un problema economico e non una mancanza di volontà da parte della dirigenza di premiare i propri calciatori.
Rabiot è ormai verso i 29 anni e dovrà fare una scelta a fine stagione, se continuare il proprio ciclo alla Juventus o iniziarne un ultimo ad alti livelli altrove. Possibile che le parti attendano l’estate per poter capire meglio le mosse da compiere.
Se da una parte ci potrebbero essere dei club interessati al francese dall’altra la dirigenza potrebbe avere la possibilità di costruire un nuovo centrocampo con il gruzzoletto della qualificazione in Champions League.
Intanto restano aperti i dialoghi tra la mamma agente di Rabiot e Giuntoli che continueranno a trattare e a discutere dell’eventuale rinnovo fino a fine stagione, nel tentativo di trovare una soluzione che accontenti entrambi le parti.