Recentemente le Nazioni Unite hanno dichiarato che il 2023 sarebbe stato l’anno internazionale del miglio. Questo cereale antico, che ancora preserva la sua originaria naturalezza, è ricco di preziosi nutrienti ed è un grande alleato in cucina. Ecco perché spiegare come cucinare il miglio non è solo un altro suggerimento per il nostro personalissimo libro di ricette, ma è anche un modo per risvegliare la consapevolezza su ciò che mangiamo. 

Una maggiore attenzione al regime alimentare, che è anche fatto di consapevolezza rispetto agli ingredienti che utilizziamo per cucinare, ha cancellato vecchie preclusioni e ormai desueti preconcetti: il miglio non è becchime o cibo da galline. Da oltre 6000 anni è l’ingrediente primario per molte popolazioni dell’Africa e dell’Asia. Riesce a crescere anche in zone carenti di acqua e si conserva molto a lungo. Inoltre presenta caratteristiche di alta digeribilità ed è trasversalmente utilizzabile: dai bambini agli anziani tutti possono degustare una delle tante ricette a base di miglio. Da ricordare inoltre che il miglio è privo di glutine e quindi può tranquillamente entrare nelle diete di chi soffre di celiachia.

Qualità ed energia: ecco il miglio

Questo antico cereale presenta delle caratteristiche particolamente significative: ecco perché imparare come cucinare il miglio può essere divertente ma è anche, soprattutto, salutare. Mangiando almeno tre volte a settimana una porzione di miglio si possono assumere proteine con un elevato valore biologico, importanti amminoacidi essenziali come metionina e triptofano, vitamine del gruppo B che stimolano l’energia. Non dimentichiamo il ricco contenuto di silicio del miglio che aiuta a mantenere un sano equilibrio per ossa, denti, pelle, unghie, vasi sanguigni e tessuti connettivi. 

Come cucinare il miglio in modo semplice per tutti

I cereali non si mettono di traverso quando decidiamo di cucinarli. Per questo scoprire come cucinare il miglio è un’avventura alla portata di tutti: la prima scelta è se farlo bollire in acqua oppure in un buon brodo vegetale. Ma può anche essere cotto per assorbimento: ovvero coprendolo d’acqua e lasciando che la assorba tutta. La prima cosa da fare prima di passare alla cottura è sciacquare il cereale sotto abbondante acqua corrente. 

Se si decide di bollirlo la proporzione è di uno a due: due parti di acqua per ogni parte di miglio. Una volta che l’acqua arriva a bollore la pentola va coperta e abbassata la fiamma lasciando cuocere per 20 minuti circa. Quando tutto il liquido sarà assorbito si può spegnere e lasciare riposare il miglio per alcuni minuti. Poi come si fa per il couscous, utilizzando una forchetta si sgrana il cereale e poi si condisce con olio, burro o altro grasso a piacere. 

Un suggerimento: se vi piace il sapore del miglio e volete farlo risaltare ancora di più, prima di metterlo in acqua fatelo tostare a secco in padella per alcuni minuti, poi aggiungerete il liquido di cottura. 

Integrale: un’altro modo di essere miglio

C’è un ritorno alle origini per quanto riguarda gli ingredienti che portiamo in tavola. Dopo anni e anni di industrializzazione e di cibi trattati al punto di essere irriconoscibili, l’integrità dell’alimento oggi è molto valorizzata e apprezzata. Per questo potete decidere di utilizzare il miglio integrale per le vostre ricette. Rispetto a quello “normale” è solo più difficile da trovare in commercio e richiede tempi più lunghi di cottura. Inoltre, come succede anche per il riso, il miglio integrale è un po’ più scrocchiarello rispetto a quello perlato.

Per cui se vi chiedete come cucinare il miglio integrale i suggerimenti che possiamo darvi non sono molti: per prima cosa il così detto miglio bruno va lasciato in acqua per qualche ora. La sua cottura sarà per non meno di 45-50 minuti. E il quantitativo di liquido nel quale immergerlo sarà tre volte il suo volume: per ogni parte di miglio quindi serviranno tre parti di brodo o di acqua. 

Ed ora ricette: ecco come cucinare il miglio

Una volta capito come prepararlo è il momento di scoprire come cucinare il miglio. Le sue qualità ne fanno un ottimo sostituto del riso o del couscous. Questo significa che si può mettere in un una minestra, risottarlo oppure aggiungerlo ad insalate fredde assieme a tante verdure. 

Una delle ricette più apprezzate con il miglio sono le polpette: una volta lessato si può prenderne una parte, appallottorlarla e poi trattarla come una qualsiasi polpetta. Lasciandolo cuocere per più tempo rispetto a quello consigliato può diventare una sorta di polenta alternativa che accompagna perfettamente verdure e formaggi. 

Ma ecco la sorpresa: il miglio è ottimo anche come ingrediente principale per dessert, siano queste creme oppure budini o torte. Soluzioni che fanno già parte della nostra tradizione come il migliaccio napoletano o il pan de mei lombardi.