Dal primo luglio 2024, coloro che rimarranno nell’ambito della fornitura tutelata dell’energia e non avranno fatto la transizione al mercato libero saranno inseriti nel nuovo regime transitorio noto come Servizio a tutele graduali (Stg). In base all’esito delle gare per l’acquisizione di questi clienti domestici, stimati circa 4,5 milioni, gli operatori hanno presentato offerte al ribasso, risultando in una componente di commercializzazione delle bollette con un valore negativo. Ciò si tradurrà in uno sconto annuale di oltre 130 euro anziché un costo. Chi è già passato al mercato libero potrebbe non essere a conoscenza della possibilità di rientrare nella tutela e successivamente beneficiare dello sconto. Ma chi può farlo? Qual è la scadenza? E come procedere?
Bolletta della Luce, come rimanere nel mercato tutelato?
Coloro che sono nella tutela dal primo luglio 2024 saranno automaticamente inclusi nel nuovo regime chiamato Servizio a tutele graduali, che avrà una durata fino a marzo 2027. In seguito alle gare per aggiudicarsi i clienti di questo servizio, molte aziende hanno proposto prezzi negativi sulla componente di commercializzazione oggetto della competizione. La media di questi prezzi aggiudicati si tradurrà in uno sconto di 73 euro a livello nazionale. Considerando che una componente della tutela pari a 58 euro sarà azzerata, lo sconto complessivo supererà i 130 euro all’anno.
È possibile rientrare nella tutela per coloro che sono passati al mercato libero e non sono considerati vulnerabili (i quali avranno un regime separato in fase di preparazione da parte dell’Autorità Arera). I non vulnerabili includono chi ha meno di 75 anni, chi non versa in condizioni economiche svantaggiate, chi non è affetto da disabilità o non risiede in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, coloro che non necessitano di apparecchiature alimentate elettricamente o non hanno persone con tali esigenze, e chi non ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa.
Per fare il rientro, è necessario individuare l’azienda che offre la tutela nella propria zona e telefonare al call center. In ogni area geografica, c’è un unico fornitore di energia elettrica che può offrire il servizio di maggiore tutela, solitamente collegato al distributore locale. L’elenco completo degli operatori del mercato tutelato è disponibile sul portale dell’Arera, inserendo la propria regione/provincia/comune. Una volta individuato il fornitore, è necessario chiamare il numero verde dedicato avendo a disposizione il codice pod dell’utenza, un documento di riconoscimento e il codice fiscale del titolare dell’utenza, oltre a un indirizzo email. Dopo la richiesta telefonica, l’operatore invierà un modulo da firmare e restituire per confermare l’intenzione di rientrare. È importante fare richiesta entro il 30 giugno 2024, ma è consigliabile farlo entro il 31 maggio o meglio entro il 30 aprile per garantire tempi adeguati al cambio di contratto di fornitura, che può richiedere da tre settimane a due mesi.
Quanto costa tornare nel mercato tutelato?
Il ritorno alla tutela non comporta costi aggiuntivi, ma implica il cambiamento del contratto di fornitura, che prevede un’imposta di bollo di 16 euro. Inoltre, l’azienda potrebbe richiedere un deposito cauzionale a chi opta per il pagamento tramite bollettino postale o una modalità diversa dall’addebito su conto corrente/carta di credito. Coloro che hanno un contratto nel mercato libero a prezzo fisso stipulato dopo il 1º gennaio 2024 dovrebbero verificare eventuali penali per recesso anticipato.