La kermesse del partito garantista per eccellenza si ritrova il forfait improvviso del Guardasigilli. Alla Leopolda che si chiude oggi non ha partecipato il ministro Nordio, con il quale si cercava un confronto sul cosiddetto dossieraggio e su un eventuale commissione d’inchiesta al riguardo.

Leopolda, Faraone (IV): “Sospetto che ci sia divisione su Dossieraggio”

Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a Sky, commenta l’assenza del Guardasigilli alla Leopolda, come conseguenza di una spaccatura interna al Partito di Giorgia Meloni proprio sulla Commissione d’Inchiesta riguardo il dossieraggio

“La rinuncia del ministro Nordio di intervenire alla Leopolda ci fa sospettare che all’interno di Fratelli d’Italia ci siano due idee diverse sulla vicenda dei dossier. Il ministro Nordio ha confermato la sua presenza per cui quando ha comunicato che non sarebbe venuto alla Leopolda siamo rimasti sbigottiti. Soprattutto, alla luce del fatto che avevamo detto di condividere la sua posizione sulla necessità di una commissione d’inchiesta. Siamo davanti a una situazione in cui ci sono giornali che, con la complicità di certa magistratura, commissionano a forze dell’ordine deviate dossier su cittadini e politici di una certa parte, condizionando la nostra democrazia. Tutto questo è gravissimo. Che la premier non ne parli e addirittura impedisca al ministro della Giustizia di venire alla Lepolda è altrettanto grave”.

Boschi (IV): “Nordio è per la Commissione d’Inchiesta, ma il suo partito lo sosterrà?”

Sull’assenza alla Leopolda di Carlo Nordio anche la numero due di Italia Viva, Maria Elena Boschi, che ha sottolineato come il centrodestra sia sostanzialmente spaccato sulle decisioni da prendere in materia di Giustizia.

“Dalle prime reazioni non mi pare che questa proposta (la commissione di inchiesta, ndr) sia condivisa all’interno del suo partito. Italia Viva è d’accordo con la proposta di Nordio e la sosterrà. Il punto è se la sosterranno i suoi colleghi di partito o se verrà messa in un binario morto. Quando ero al governo non ho mai avuto percezione che potessero accadere fatti del genere, li avrei denunciati. Conosco Cantone e il procuratore Melillo, sono magistrati molto prudenti, se due persone come loro in sedi ufficiali parlano in modo così diffuso e con toni allarmati forse effettivamente bisogna andare fino in fondo. Sono colpita dal ‘due pesi due misure’ che il centrodestra mette in campo quando si parla di giustizia. Dicono di voler andare fino in fondo ma secondo me faranno retromarcia. Quando qualche anno fa Matteo Renzi era oggetto di dossieraggio e denunciava l’ingiustizia di questo sistema, il centrodestra non solo non ha mosso un dito ma alcuni esponenti lo hanno utilizzato in campagna elettorale come arma politica per punire Renzi”. 

La Leopolda e le urne in Abruzzo

Tuttavia gli esponenti di Italia Viva dimenticano una delle più importanti coincidenze, ovvero le urne aperte in Abruzzo. Forse più che il problema della commissione d’inchiesta sul dossieraggio per Nordio si tratta di non scontentare il suo Partito nel giorno in cui si vota in una regione in cui è in corsa un candidato Fdi e presentarsi alla kermesse renziana che appartiene all’opposizione sarebbe risultato inopportuno, probabilmente.