La senatrice Emma Bonino, nel 2023, ha annunciato la sua guarigione dopo aver affrontato una grave malattia per 8 anni.

Emma Bonino, che malattia ha avuto?

Emma Bonino era affetta da microcitoma polmonare, una rara forma di cancro ai polmoni. Caratterizzato da un’aggressività notevole e un alto tasso di mortalità, questa tipologia di tumore è tra le meno comuni ma più pericolose.

Dopo otto anni di intense cure, la senatrice del partito radicale ha finalmente condiviso la sua vittoria sulla malattia. Emma Bonino, che aveva reso pubblica la sua battaglia con il cancro nel 2015, ha annunciato con gioia la conclusione delle terapie. La sua testimonianza è un segno di speranza per coloro che affrontano sfide simili e un inno alla forza e alla resilienza di fronte a un avversario così temibile come il microcitoma polmonare.

Che tipo di tumore è il microcitoma polmonare?

Il microcitoma polmonare, un cancro che origina nelle cellule neuroendocrine dei bronchi polmonari, è caratterizzato dalla sua rapida crescita e dalla potenziale diffusione a tumori secondari in altre parti del corpo. La diagnosi avviene attraverso esami di imaging avanzati, come la tomografia computerizzata (TC) del torace, che offre risultati accurati, supportati dalla moderna tecnologia diagnostica come le Tac impiegate presso il gruppo Nefrocenter a Napoli e il Rome American Hospital.

Sebbene il fumo sia uno dei principali fattori di rischio, l’origine del microcitoma polmonare non è completamente compresa, coinvolgendo anche l’esposizione a sostanze chimiche industriali e l’ereditarietà del cancro ai polmoni, come nel caso di Emma Bonino.

Il trattamento varia a seconda dello stadio della malattia, dalla chirurgia alla radioterapia e chemioterapia, quest’ultima spesso utilizzata come trattamento principale per il microcitoma polmonare. L’immunoterapia rappresenta un’opzione innovativa, sfruttando il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro. In ogni caso, la cura dipende anche dallo stato di salute generale e dallo stile di vita del paziente. La diagnosi definitiva potrebbe richiedere una biopsia, fornendo un campione di tessuto polmonare per l’analisi di laboratorio.